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Ricordando tre persone speciali

luino lago maggiore
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8 Febbraio 2023

Negli ultimi due mesi sono scomparse tre persone che sono state per me importanti e con cui ho costruito un legame forte: monsignor Luigi Stucchi, Vittorio Sarchi e Mario Gambato. Sono tre persone diversissime tra loro, ma che a me e a chi ha avuto il privilegio di esserne amico hanno dato tanto. Mi pare opportuno ricordarli.

Lo faccio solo ora perché la loro repentina scomparsa mi ha molto addolorato e mi ha fatto riflettere sulla morte e sul senso della vita.
Mons. Luigi Stucchi era un vescovo tanto strutturato spiritualmente quanto allo stesso tempo di una bontà infinita.
Possedeva un’ironia sagace e mai banale, e per me era una guida spirituale saggia e sempre presente.
Gli confidavo i miei fallimenti ma anche le mie gioie e lui era sempre lì pronto ad ascoltarmi e mai giudicarmi.
Sempre, è il caso di dire. Io sapevo che don Luigi si alzava ogni giorno molto presto, poco prima delle cinque, cosí quando ero sveglio e non riuscivo a dormire gli mandavo un messaggio all’alba e pregavo con lui, e ogni volta mi benediceva. Mi ha insegnato che la vita è un dono e che è necessario essere per la Vita, sempre.
Grazie don Luigi per il bene che mi hai voluto e per il testimone di Cristo che sei stato.

Vittorio Sarchi, invece, è stato mio amico e ci siamo conosciuti e frequentati in ambito politico.
Lo ricordo come persona buona, sempre sorridente, ironica, e con quei guizzi di arguzia che gli si potevano leggere in volto.
A differenza mia, è sempre stato un coerente uomo di destra.
Una destra gentile, seria, patriottica, solidale e accogliente con tutti.
Lo ricordo con la cara Paola in momenti indimenticabili, come il concerto dei mandolini.
Per cinque anni abbiamo amministrato sotto la guida del nostro comune condottiero Andrea Pellicini la nostra amata città, e abbiamo fatto il possibile per renderla migliore.
Ricordo un episodio, quello della mia elezione a presidente del Consiglio comunale. Era fine mandato, i ranghi della nostra maggioranza non erano serrati, eravamo rimasti 11 rispetto ai 14 iniziali.
Vittorio militava in una formazione che non apparteneva più alla maggioranza. Era sua facoltà non votarmi. Lo avrei capito.
Invece con l’aria del galantuomo d’altri tempi mi sussurrò all’orecchio: “Alessandro non posso non farlo. Avrai il mio voto”.
Fui eletto, e il suo fu un voto che si aggiunse alla maggioranza compatta che mi sostenne, grazie soprattutto alla volontà del sindaco Pellicini.
Vittorio, grazie per tutto ciò che mi hai insegnato e per avermi insegnato uno dei valori più grandi: la lealtà.

E ora Mario Gambato, altro amico eccezionale.
Aveva il piglio del leader, e come tutti i veri leader era una persona generosa e di cuore.
Con sua moglie Alessandra ha costituito per me una delle più belle e innamorate coppie di sposi che io abbia conosciuto.
Anche Mario era un galantuomo. Mai giudicante, sospendeva il giudizio in caso di aspetti negativi delle persone, ma era sempre pronto a esaltare le qualità di tutti. Si trovava a suo agio con tutti, dagli umili ai dotti. Era un vero e autentico liberale.
Ricordo formidabili bagni in piscina e cene a casa sua.
Con lui bastava un cenno per capirsi.
Il ricordo più bello che ho con lui è il giorno del matrimonio della cara Alice: fu una giornata memorabile.
Grazie Mario per avermi insegnato che lo stile e la signorilità contraddistinguono un vero uomo.
Ho voluto ricordare questi tre uomini, così diversi, perché a me e a tantissimi altri hanno dato tanto.

Da credente ho una speranza, che in realtà è una certezza per me. E cioè che un giorno ci ritroveremo, senza affanni, e potremo contemplare il nostro lago all’infinito, magari in una di quelle belle mattine fredde d’inverno spezzate dal vento di Tramontana.

Alessandro Franzetti – Ex presidente del Consiglio comunale di Luino

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