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Riflessioni di un cittadino

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26 Febbraio 2018

Sabato mattina sono stato in un supermercato di Varese per fare la spesa e ho messo la macchina nel parcheggio coperto dello stesso. All’uscita ho trovato sul parabrezza della mia auto un volantino intitolato ELEZIONI POLITICHE 2018: riflessioni di un cittadino comune.

La prima parte del volantino descrive sommariamente ciò che è la politica, con delle riflessioni a mio avviso condivisibili.

Poi l’autore delle riflessioni entra nel merito di ciò che questo governo ha fatto, elencando i pregi di tutti i membri. È forse vero che l’Italia si è ripresa ma vorrei sapere cosa ne pensano gli anziani, italiani e non, che rovistano nei cassonetti degli scarti dei vari supermercati alla ricerca di qualcosa da rimediare per la cena o chi si avvicina alle mense per i poveri o alle varie associazioni o parrocchie per avere qualcosa da mangiare.
Come dice l’autore i membri di questo governo (è un suo parere) sono “di alto valore professionale, di rigore morale e indubbia capacità”. Perché poi, il ministro dell’istruzione non sia neppure laureata e dica che una cosa “è più meglio” di un’altra o come mai ad una persona diplomata al liceo classico, senza nessuna preparazione scientifica, venga affidato il ministero della sanità qualcuno me lo deve ancora spiegare.

Continua l’autore con un elogio indescrivibile per questi ministri che “non hanno quasi più una vita privata si sbattono a destra e a manca …. e hanno raggiunto, checché se ne dica, dei traguardi tangibili”. Tralascio la prima parte di questo incensamento o magnificazione dei membri del governo, anche se a mio avviso la cosa è molto discutibile. I traguardi tangibili li hanno raggiunti sicuramente facendo riforme che però sono state fatte pagare solo ai cittadini non d’elite, e alcune di esse sono molto discutibili, come la buona scuola che, a mio giudizio, serve solo ad aumentare l’impreparazione dei nostri ragazzi o la Job act i cui benefici sono alquanto discutibili.
Poi c’è una frase ad effetto: “il nostro Paese, e lo scrivo in grassetto, ha bisogno di stabilità e rappresentatività.” E ancora “questi uomini, (riferendosi ai membri del governo) Renzi in primis, si sono guadagnati a pieno titolo il rispetto e la stima a livello europeo e mondiale”
Anche su queste affermazioni ho alcune perplessità: questo Paese sicuramente ha bisogno di stabilità e rappresentatività, ma non di una stabilità fondata su principi non democratici e di una rappresentatività che non sia essere asservente né ad organi superiori né ad altri stati (che sia per questo motivo che Junker e alcuni capi di governo europei fanno il tifo per l’attuale governo?). Per quanto riguarda i principi democratici: ricordiamoci che gli ultimi 3 governi, come del resto anche quello precedente, non sono stati voluti dagli italiani e per poter esercitare hanno anche contravvenuto a ciò che i cittadini hanno espresso nelle ultime elezioni, formando una maggioranza diversa da quella scelta, atto imposto dal fatto che il PD non sia stato il partito più votato dai cittadini. Ma non dobbiamo neppure scordarci che ad un referendum alcuni rappresentanti di vari partiti dell’attuale maggioranza, anche alte cariche istituzionali, incitavano gli italiani a non votare (forse perché l’opinione dei cittadini per loro non è importante!?). In ultimo anche l’affidabilità del sig. Renzi è abbastanza discutibile mi sembra di ricordare che più di una volta abbia detto che se non fosse passata la riforma (direi quasi scellerata) della Costituzione si sarebbe ritirato dalla politica. Purtroppo però quasi tutti i politici non sono molto affidabili inoltre si sa che molti italiani non hanno memoria storica.

A conclusione della riflessione: “diamo il nostro voto a chi merita davvero di gestire l’Italia.”
Mi chiedo se l’Italia merita questa classe politica al servizio di tutti meno che dei cittadini!
Ciò nonostante, e qui concordo con l’autore bisogna andare a votare. E bisogna andarci per almeno 3 motivi: 1° il voto oltre ad essere un dovere è soprattutto un diritto; 2° dimostrare che noi cittadini italiani non siamo i burattini di questa classe politica; 3° per rispetto di tutte le persone morte nell’intento di ottenere il diritto al voto.
E se non ci si identifica con nessun partito o movimento diamo il nostro voto al “meno peggio”.
Ma queste sono mie opinioni, quelle di un cittadino comune che la pensa diversamente dall’autore.

Vito Fucilli

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Fabrizio Brazzorotto

    Mi spiace di quanto scrive perché, quello che lei ha letto sull’opuscolo sono le reali conseguenza di un impegno e di un lavoro esemplare, in una situazione difficilissima si é cercato e anche con successo di rimettere in moto il paese, poi cero non si sono risolti tutti i problemi del paese, per questo aspetteremo almeno altri 100 anni.

    1. Avatar
      Scritto da Vitantonio

      Pensiamo a chi si è suicidato perché affogato da debiti solo perché chi ha governato questo paese ha preferito accontentare le lobbies e le banche piuttosto che risolvere i problemi dei cittadini. Pensiamo alla Fornero che per accontentare la comunità europea ha creato migliaia di esodati e ai giovani che anche grazie alla Job act si ritrovano con contratti di lavoro saltuari che si rinnovano di mese in mese. Siamo sempre convinti del lavoro esemplare? Reale impegno per rovinare i cittadini non d’elite.

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