Saronno: un 25 Aprile coeso e condiviso

26 Aprile 2005

Egregio direttore,
Ringrazio i “compagni” della sinistra saronnese che per le celebrazioni del 25 Aprile di quest’anno hanno mantenuto un comportamento corretto e cosciente. Sono compiaciuto che per una ricorrenza così importante, tutte la forze politiche presenti a Saronno abbiano mostrato coesione e condivisione per la difesa dei valori della libertà e della democrazia. Questo motivo di orgoglio lo esprimo prima come saronnese che come Coordinatore di Forza Italia, poiché Saronno ha dato un bell’esempio di civiltà (e non è la prima volta), a chi riveste ruoli politici di respiro nazionale.
Il 25 aprile è l’occasione per porre una tregua al dibattito politico e lasciare spazio alle manifestazioni di riconferma delle solidità delle nostre istituzioni, in cui si riconosce tutto l’arco costituzionale. I vertici nazionali dei partiti sono invece riusciti a “dissacrare” questo momento con inutili, quanto scialbe, polemiche. Una situazione che fortunatamente è stata recuperata dal discorso del Presidente Ciampi che invitava a superare le contrapposizioni e dal bel gesto di concordia che si è manifestato nella stretta di mano del Premier Berlusconi “all’antagonista” Prodi.
Le polemiche e le lacerazioni non hanno però intaccato la nostra collettività e il 60° della liberazione è stato celebrato e vissuto in un clima di vera convivenza civile, pregando in comune unione, marciando insieme, ascoltandosi reciprocamente. Per un giorno le controversie politiche, accese ma lecite, sono state messe da parte in nome di quella libertà pagata a caro prezzo, per ricordare le vittime, per non dimenticare gli insegnamenti e per riflettere.
Infine, vorrei pubblicamente rivolgere il mio senso di gratitudine in particolare a tre persone, che hanno realmente combattuto per la democrazia di cui godono quelli della mia generazione e che mi hanno insegnato molto. Li ricordo coi loro soprannomi da partigiani: grazie a Ebe, Bruno e Gatto.