Buongiorno. Purtroppo posso confermare quando denunciato dalla vostra lettrice. Io ero presente ieri pomeriggio al parco Mantegazza e ho aiutato la signora a raccogliere la plastica dei palloncini usati come gavettoni. L’aspetto del vialetto era sconfortante ed il pericolo che la plastica lasciata per terra potesse venire inghiottita dagli animali, serio.
Anche un’altra signora si è unita alla raccolta.
Pochi minuti prima una signora seduta su di una panchina è stata sfiorata da un sampietrino lanciato da un bambino che faceva parte di un gruppo piuttosto numeroso la cui occupazione era di svellere la pavimentazione del vialetto per lanciare o trasportare le pietre tra gli alberi del parco.
Nonostante i richiami i ragazzini hanno continuato imperterriti nel loro lavoro. Dov’erano gli adulti che avrebbero dovuto occuparsi di loro? dove i genitori?
L’episodio mi ha particolarmente colpito perché per me, nato e cresciuto a Masnago, il parco Mantegazza è (per usare una frase del FAI) un luogo del cuore. Ricordo quando veniva aperto solo in occasione delle feste dell’Unità e la gioia di tutta la comunità masnaghese quando finalmente è diventato un bene pubblico, aperto alla fruizione dei cittadini.
In quel parco ho portato e giocare i miei figli quand’erano piccoli e ancor oggi mi ci reco di tanto in tanto per una passeggiata o per visitare il castello e la sua mostra.
Mi chiedo se sia possibile un intervento di ordine pubblico, magari da parte delle meritorie GEV per educare i frequentatori meno attenti, ricordando loro che i beni pubblici appartengono a tutta la comunità e nella loro fruizione occorre attenersi al rispetto di elementari regole di convivenza.
Grazie per l’attenzione
Carlo Parolin – Varese
Buongiorno. Purtroppo posso confermare quando denunciato dalla vostra lettrice. Io ero presente ieri pomeriggio al parco Mantegazza e ho aiutato la signora a raccogliere la plastica dei palloncini usati come gavettoni. L’aspetto del vialetto era sconfortante ed il pericolo che la plastica lasciata per terra potesse venire inghiottita dagli animali, serio.
Anche un’altra signora si è unita alla raccolta.
Pochi minuti prima una signora seduta su di una panchina è stata sfiorata da un sampietrino lanciato da un bambino che faceva parte di un gruppo piuttosto numeroso la cui occupazione era di svellere la pavimentazione del vialetto per lanciare o trasportare le pietre tra gli alberi del parco.
Nonostante i richiami i ragazzini hanno continuato imperterriti nel loro lavoro. Dov’erano gli adulti che avrebbero dovuto occuparsi di loro? dove i genitori?
L’episodio mi ha particolarmente colpito perché per me, nato e cresciuto a Masnago, il parco Mantegazza è (per usare una frase del FAI) un luogo del cuore. Ricordo quando veniva aperto solo in occasione delle feste dell’Unità e la gioia di tutta la comunità masnaghese quando finalmente è diventato un bene pubblico, aperto alla fruizione dei cittadini.
In quel parco ho portato e giocare i miei figli quand’erano piccoli e ancor oggi mi ci reco di tanto in tanto per una passeggiata o per visitare il castello e la sua mostra.
Mi chiedo se sia possibile un intervento di ordine pubblico, magari da parte delle meritorie GEV per educare i frequentatori meno attenti, ricordando loro che i beni pubblici appartengono a tutta la comunità e nella loro fruizione occorre attenersi al rispetto di elementari regole di convivenza.
Grazie per l’attenzione
Carlo Parolin – Varese
in Sanpietrini staccati e resti di gavettoni: allarme maleducazione al Parco Mantegazza di Varese