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Giovanni Timossi

  • Vive a Varese VA

I miei commenti (1)

  1. Buongiorno.

    Volevo cortesemente segnalarvi un caso emblematico dell’attuale confusione in merito alla gestione di alcuni casi di positività da parte di ATS Insubria.

    Sono risultato positivo al Covid il 24 dicembre scorso, dopo tampone antigenico effettuato in farmacia, e sono sempre stato asintomatico. Dallo stesso giorno sono stato posto giustamente in quarantena dalla ATS tramite comunicazione dedicata.

    Da allora, però, nonostante diversi tentativi effettuati anche dal mio medico di famiglia, non ho più ricevuto comunicazioni relativamente alla data di effettuazione del tampone di controllo da effettuarsi 10 giorni dopo l’accertata positività (scadenza ora anticipata a 7 giorni in caso di assenza di sintomi come nel mio caso) per verificare, eventualmente, la guarigione dalla malattia. Nel mio caso, i 10 giorni sono scaduti proprio oggi.

    Ho provato per delle ore a chiamare sia il Numero Verde di ATS che il centralino della medesima in via Rossi per cercare di prenotare il tampone, senza alcun successo: nel primo caso ricevo la segnalazione che il numero verde non è contattabile (come segnalato anche da un’latra lettrice), nel secondo il telefono suona a vuoto.

    Pensavo che la mia situazione (che definirei “da limbo”) si fosse risolta con la pubblicazione dell’ultimo Decreto il 30 dicembre scorso, che prevede la possibilità di effettuare anche test antigenici anziché molecolari per certificare la fine della positività, ma quando ho chiamato la farmacia per prenotare il tampone mi è stato detto che ATS avrebbe inviato in data odierna una circolare in cui si informava che le farmacie non sono titolate a fare tale tipo di esame/certificazione di fine positività.

    Tale circolare risulta pertanto essere in assoluto contrasto non solo con quanto scritto dalla vostra testata in un articolo dedicato, ma anche con il testo del Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: quest’ultimo infatti prevede anche l’utilizzo dei test antigenici per tale casistica.

    Sarei estremamente grato se poteste chiedere chiarimenti in merito ad ATS, in quanto, da privato cittadino, non riesco assolutamente ad entrare in contatto con loro. L’alternativa che ho è quella di fare 21 giorni in quarantena senza aver avuto il minimo sintomo e senza aver avuto la possibilità di fare alcun test di verifica come previsto dalla regolamentazione in vigore.

    Ringrazio cortesemente per la cortese attenzione.
    Giovanni

    in Code chilometriche per un tampone all’hub di Gallarate

    3 Gennaio 2022 alle 16:33

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