«Sostegno a chi vuole recuperare cave dismesse»

Accordo tra cinque sindaci del Saronnese e la Provincia sul nuovo piano rifiuti: niente nuove discariche e niente nuovi impianti

Due milioni di euro in dieci anni per sostenere economicamente chi vuole recuperare cave dimesse. È uno dei punti fondamentali di un accordo che è stato stipulato tra cinque comuni del Saronnese (Cislago, Gerenzano, Gorla Minore, Marnate e Uboldo) e la Provincia di Varese. L’incontro definitivo sull’accordo in materia di rifiuti si è svolto oggi a Villa Recalcati quando i sindaci dei comuni hanno incontrato il presidente Marco Reguzzoni.

 

Durante il ‘vertice’ i sindaci hanno espresso una valutazione molto positiva sulla nuova proposta del piano provinciale dei rifiuti, piano del quale hanno condiviso la strategia e l’impostazione. Reguzzoni e i cinque sindaci si sono trovati d’accordo anche sulla valutazione dell’alto tributo ambientale pagato dal territorio del Basso Varesotto per lo smaltimento dei rifiuti urbani provenienti sia dai comuni della provincia di Varese sia da territori confinanti. Inoltre, la presenza di discariche «ha comportato e comporta notevoli disagi alle popolazioni» e «la presenza di numerose cave in esercizio o dismesse, aggrava ulteriormente la qualità ambientale dell’area».

Un apposito emendamento chiarirà la componente residua della raccolta differenziata. I rifiuti che andranno in discarica saranno solo quelli che non potranno essere in alcun modo smaltiti né recuperati, né bruciati e che quindi, per legge, non possono che finire in discarica.

«Per la prima volta da decenni – riassume Reguzzoni – Provincia di Varese e Comuni del Sud che a ragione si sono definiti la pattumiera del Varesotto, hanno trovato un’intesa. Questo nonostante le schermaglie dei giorni scorsi che vedevano la Provincia accusata di non tutelare l’area del Saronnese e la Valle Olona».

 

«Abbiamo inoltre definito, firmando un apposito documento – spiega ancora il presidente della Provincia -, che non si prevedono nuove discariche né impianti in aree già pesantemente colpite nel corso dei decenni da problematiche ambientali. Si è poi data attuazione – prosegue – ad un preciso ordine  del giorno approvato dal Consiglio provinciale che prevede il sostegno della Provincia ai Comuni che vogliono acquistare e recuperare vecchie cave dismesse. Al riguardo metteremo a disposizione quasi 2 milioni di euro in dieci anni».

«Abbiamo raggiunto un accordo che definire storico non è esagerato – chiude Reguzzoni – perché sindaci e amministrazioni che hanno sempre avuto una posizione critica nei confronti della Provincia hanno ora accolto e in maniera molto positiva la posizione della Provincia manifestata nel Piano rifiuti. L’intesa sul recupero delle vecchie cave segna un ulteriore passo in avanti nel ripristino del sud della Provincia, un territorio che ha pagato un prezzo fin troppo alto all’ambiente».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Novembre 2005
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