«Finiamola di collegare sempre e tutto alla presenza degli extracomunitari»

Il sindaco Pierluigi Gilli risponde al segretario della Lega Nord in materia di sicurezza

riceviamo e pubblichiamo

L’attivismo del Segretario della Lega Nord di Saronno, Angelo Veronesi, certamente non animato solo da pur legittimo desiderio di presenzialismo preelettorale, conduce lo stesso ad interpretare unilateralmente ogni aspetto della vita cittadina, per giungere a conclusioni pessimistiche che, da parte mia, non condivido.
Temo che qualche zelante gli abbia mal riferito il tenore delle mie dichiarazioni al convegno sulla sicurezza degli anziani, tenutosi lo scorso sabato ed avente come qualificato relatore il Comandante della locale Compagnia dei Carabinieri.
Nessuna novità rilevante nel mio intervento introduttivo: ho ribadito un concetto di cui parlo sin dal 1999 e di cui sono ben convinto: che, cioè, occorre distinguere il pericolo reale dal pericolo percepito , poiché questo è indubbiamente superiore a quello concreto .
Il bombardamento mediatico quotidiano che ci porta ad avere notizie continue di malefatte in Italia e nel mondo induce ad avere una visione istintivamente più grave della realtà ed a sentirci più fragili di quanto non siamo.
Proprio la recente relazione del Comandante dei Carabinieri di Saronno, Capitano Paolo Degrassi ( http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=64039 ) dimostra, numeri alla mano,  che Saronno è "una città dove si vive tranquilli e senza allarmi sociali eclatanti".
Non ho motivo di smentire le documentate convinzioni del Comandante dell’Arma, che – dall’inizio di quest’anno -, spesso in collaborazione con la Polizia Locale, ha già svolto numerose ed importanti operazioni per la nostra sicurezza; a titolo di esempio: http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=63664 allorquando l’Arma, su segnalazione della Lega Nord e di alcuni cittadini, ha effettuato serrati controlli anche notturni, ma senza particolari risultati, tanto da far dire che " L’attività di prevenzione, e se del caso di repressione, costantemente svolta da questa Compagnia, comunque, non ha evidenziato, finora, la sussistenza di situazioni sfuggite al controllo in ordine alla sicurezza pubblica; gli episodi segnalati, seppure molto spiacevoli ed attentamente seguiti , non costituiscono la norma nel centro saronnese";
http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=63377
http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=63825   "Continuano i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Saronno contro la microcriminalità e l’immigrazione clandestina. Controlli che ieri mattina sono iniziati prestissimo (alle 7 del mattino del 17 gennaio 2007) e hanno avuto come obiettivo il centro storico della città, la stazione ferroviaria e alcune zone segnalate dai cittadini";
http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=64311 ;
http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=65161 : "Durante i controlli di carabinieri e polizia locale emessi anche 11 decreti di espulsione. Arrestati e scarcerati tre clandestini";
http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=65383 : "Maxi rissa in centro, un arresto";
http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=65463 : "Continua l’attività dei Carabinieri per contrastare l’immigrazione clandestina
Controlli in stazione: extracomunitari rifocillati e poi espulsi";
http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=67093
Tutto ciò in due mesi, senza contare le ordinarie operazioni di contrasto alla criminalità "comune" svolte con successo dai Carabinieri ed anche dalla Polizia Locale.
La città, dunque è continuativamente presidiata dalle Forze dell’ordine, a cui deve andare tutta la nostra stima riconoscente.
Questi sono fatti, non parole o chiacchiere da bar; il Sindaco non è sordo e, con tutta l’Amministrazione, mette in pratica i provvedimenti utili per sovvenire alle richieste che provengono dai suoi Concittadini.
Ma vi è di più: il Sindaco e gli Assessori e le loro famiglie non vivono in un contesto alieno, come il Segretario Veronesi sembra voler far credere con inammissibile demagogia, vivono, invece, la vita quotidiana di tutti i Saronnesi, girano per la città, ne conoscono la situazione, sono anche personalmente toccati da fatti criminosi (ho avuto i ladri in casa anch’io; ma alla mia famiglia capitò anche alla fine degli anni Cinquanta….; i miei figli più grandi, come i loro coetanei, escono la sera, vanno al cinema, a teatro, a manifestazioni sportive, in pizzeria e non mi hanno mai segnalato disagi o paure: e non sono energumeni con il fisico da colosso): ma non si stracciano le vesti, né agitano le paure inconsce, che hanno il solo effetto di incrementare quel senso di paura percepito, diverso dal vero.
Quando si dice che la sera il centro è in mano agli extracomunitari, si dice cosa veritiera, ma non si spinge a fondo la riflessione: come mai d’estate, durante la bella stagione, il centro è animato, ci sono i caffè aperti, famiglie intiere a passeggiare e nessuno si lamenta? Perché sono i Saronnesi che si aggregano e si riappropriano dei loro spazi; è evidente che quando questi sono vuoti, siano occupati da altri…
Oltretutto, non è nostra abitudine essere amanti dei quattro passi fuori casa, durante la lunga stagione brutta, dopo una giornata di impegnativo lavoro: preferiamo starcene in casa; è una costante delle nostre regioni, che dimostra quanto le abitudini siano determinate anche dal clima.
Eppure, come ben sa il Segretario Veronesi, quando gli Amministratori o chi si occupa di politica terminano riunioni serali magari a notte fonda, non è mai capitato che siano stati disturbati o minacciati da chicchessia: ha avuto sentimenti di paura, il Segretario Veronesi, quando, qualche volta, si è soffermato con me e con altri all’aperto, al termine dei Consigli Comunali?
E poi finiamola di collegare sempre e tutto con la presenza degli extracomunitari: forse che sono tali le bande di indigeni ragazzotti che si dedicano al vandalismo ed al disturbo della quiete e del riposo delle persone in molte zone della città, come ripetutamente segnalano i cittadini? Sono extracomunitari i baldi giovani che irrompono nella ZTL con vetture portate ad alta velocità, ad ogni orario della notte?
L’Amministrazione è attenta alla delicata fase sociale in cui viviamo; se, da una parte, nulla lascia di intentato sul fronte della sicurezza preventiva e repressiva, agisce anche per favorire l’integrazione. E’ evidente che chi viene nel nostro Paese debba adattarsi alle regole del nostro ordinamento; proprio con chi dà prova di accettarle, si devono approfondire i rapporti, perché il cammino lento dell’integrazione incominci e possa dare qualche frutto.
Se ci si fermasse alla repressione, noi stessi, Saronnesi, vivremmo in un clima di stato d’assedio, che ripudiamo in quanto persone libere.
Nondimeno, bisogna stare all’erta, perché i fenomeni patologici della nostra società riappaiono sempre come fiumi carsici; essere vigili va bene, ma nel contempo è bene necessario affrontare l’avventura della vita senza farsi travolgere dalla paura ancestrale che abbiamo dentro di noi, sulla quale, magari, fondare le proprie fortune politiche.
Visto che il Segretario Veronesi si diletta di storia, lo invito a riflettere sulla decadenza della nostra civiltà, che ha incominciato a suicidarsi con l’attentato a Sarajevo nel 1914; da allora, l’Europa non è più al centro del mondo e gli Europei si sono avviati verso una condizione di sempre più ridotta minoranza, che, per godere di un privilegiato tenore di vita, non ha esitato ad abbracciare le teorie demografiche malthusiane: siamo invecchiati in modo spropositato, abbiamo esaltato l’egoismo contro la natalità per un benessere effimero, che non potrà durare che qualche generazione; ci siamo indotti ad avere bisogno di mani e braccia straniere, quando eravamo un popolo di emigranti. Ne stiamo raccogliendo i risultati perversi: gli stessi dei Romani che, sazi e sfiniti, dovettero lasciare spazio al sangue nuovo e giovane dei Barbari. Allora, però, ci fu un collante potente che permise la nascita di un nuovo popolo, di cui siamo i discendenti: l’unità religiosa del Cristianesimo, con il suo umanesimo. Oggi, invece, come infaticabilmente ci ricorda Benedetto XVI, ci siamo votati ai disvalori del relativismo e dell’indifferenza, su una china pericolosamente conducente alla cultura della morte.
Reagire è possibile? Da ottimista, ne sono convinto. Ma partendo dal realismo, non dai sogni; e sottoponendoci a seria riflessione su noi stessi, per essere liberi, forti e rispettati.
Grazie per l’ospitalità.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Marzo 2007
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