Confessioni religiose e principi costituzionali: incontro possibile

Riceviamo e pubblichiamo

Abdessattar Chaoeuchm, del direttivo del Centro Culturale Islamico saronnese, si è recentemente espresso con parole positive nei confronti della città di Saronno e dei suoi abitanti.
Il PD saronnese apprezza queste parole e sottolinea come la reciproca conoscenza tra persone e comunità di origine, cultura, e religione diverse sia il modo migliore per superare diffidenze e paure generate da ciò che è ignoto e migliorare la sensazione di sicurezza nei cittadini. La conoscenza è anche il primo passo verso il dialogo, la reciproca comprensione e l’integrazione.

Il prossimo 21 dicembre la comunità islamica celebra la Festa del Sacrificio nella quale fa memoria di Abramo, patriarca comune alle tre religioni monoteiste. L’invito a partecipare alla cena che si terrà in quella occasione, che Abdessattar Chaoeuchm rivolge ai cittadini saronnesi, può essere un’occasione favorevole per approfondire la reciproca conoscenza.
Anche la disponibilità della comunità musulmana a prendere parte con propri volontari a iniziative e attività di carattere sociale è un’occasione importante di dialogo e integrazione. Il PD invita l’amministrazione comunale a non trascurare questa proposta, ma farsi parte attiva perché trovi al più presto concreta attuazione.
La pacifica convivenza tra persone e comunità di etnia, cultura e religione differenti è uno dei temi che sempre più caratterizzeranno le nostre città e chiederanno l’attenzione di chi si propone per amministrarle. Il PD di Saronno intende rispondere offrendo ascolto, attenzione alle necessità materiali e religiose e chiedendo concreta disponibilità all’integrazione e rispetto della legge.

Le parole di Abdessattar Chaoeuchm rappresentano un presupposto positivo in questa direzione. Un presupposto che politici di qualunque schieramento dovrebbero accogliere con favore. Per questo risultano incomprensibili gli schiamazzi del segretario saronnese della Lega Nord che pur di alimentare la macchina della divisione e della paura tanto cara alla sua parte politica, non perde l’occasione di urlare dinieghi a richieste non avanzate. Per fortuna nostra e di tutti i saronnesi, a salvaguardia della libertà di ciascuno, compresa quella di professare la propria fede religiosa, c’è la costituzione repubblicana. Che all’articolo 8 afferma: «Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse da quella cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze». A questo principio d’azione vogliamo attenerci.