Tagli ai trasporti, per Anci “un mix insostenibile per i costi e per l’ambiente”
Dopo la riunione del Tavolo sul Trasporto Pubblico Locale in Regione, l'associazione dei comuni chiede all'assessore Cattaneo presenti «un piano di intervento basato su presupposti diversi da quelli attuali»
Una delegazione di Anci Lombardia ha partecipato lo scorso venerdì al Tavolo sul Trasporto Pubblico Locale (Tpl) convocato dall’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo e che ha visto la presenza, oltre i comuni capoluogo e le province, la partecipazione delle associazioni sindacali, di categoria e degli utenti del settore.
Durante l’incontro sono state illustrate le conseguenze che potrebbero derivare dai pesanti tagli contenuti nella manovra finanziaria approvata nella giornata di giovedì. In termini economici, i minori trasferimenti dallo Stato a Regione Lombardia per il solo comparto Tpl sono pari a 314 milioni di euro, che equivalgono ad una riduzione del 30% rispetto agli attuali stanziamenti.
«È del tutto evidente – commentano i vertici di Anci Lombardia – che se tale misura fosse confermata, le ricadute per il trasporto pubblico regionale su gomma e su ferro sarebbero devastanti, al punto tale che insieme ad una significativa riduzione dei servizi, occorrerebbe mettere mano in maniera pesante anche alle tariffe. Un mix insostenibile sia per i costi sociali che per quelli ambientali».
Per questo i comuni della Lombardia hanno «da tempo assunto con responsabilità il compito di accompagnare il processo di trasformazione delle politiche di mobilità. Uno sforzo volto a favorire sempre più l’utilizzo dei sistemi di trasporto pubblico ma che, alla luce degli scenari prospettati, rischia di essere vanificato».
Per questa ragione Anci Lombardia, nel riaffermare la ferma contrarietà verso l’intera manovra decisa dal Parlamento, auspica che «a settembre, alla ripresa del Tavolo, l’Assessore possa presentare un piano di intervento basato su presupposti diversi da quelli attuali e si individuino soluzioni condivise con gli enti locali. Condizione indispensabile è però che nel frattempo il Governo nazionale sappia fornire riposte decisive sul ruolo strategico del trasporto pubblico locale, soprattutto in Lombardia dove ogni giorno centinaia di migliaia di persone si muovono per lavoro».
Per questo i comuni della Lombardia hanno «da tempo assunto con responsabilità il compito di accompagnare il processo di trasformazione delle politiche di mobilità. Uno sforzo volto a favorire sempre più l’utilizzo dei sistemi di trasporto pubblico ma che, alla luce degli scenari prospettati, rischia di essere vanificato».
Per questa ragione Anci Lombardia, nel riaffermare la ferma contrarietà verso l’intera manovra decisa dal Parlamento, auspica che «a settembre, alla ripresa del Tavolo, l’Assessore possa presentare un piano di intervento basato su presupposti diversi da quelli attuali e si individuino soluzioni condivise con gli enti locali. Condizione indispensabile è però che nel frattempo il Governo nazionale sappia fornire riposte decisive sul ruolo strategico del trasporto pubblico locale, soprattutto in Lombardia dove ogni giorno centinaia di migliaia di persone si muovono per lavoro».
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