Avellino espugna Varese. Finito il mito dell’imbattibilità
Dopo 62 partite il Franco Ossola capitola. Decide la partita un gol dell'ex i Correa all'11 del primo tempo. Neto Sbaglia un rigore. Traversa di Figliomeni allo scadere
Il Varese dopo 62 partite, ovvero tre anni, perde la sua imbattibilità casalinga. Nel calcio ci sono regole che nemmeno la casualità del gioco riesce a sfatare. Una di queste è il classico gol dell’ex. Ci ha pensato Correa all’11’ del primo tempo con una punizione sporcata dalla barriera a ricordare al Varese di Benny Carbone, al debutto ufficiale in Coppa Italia contro l’Avellino, che quella regola è ancora in vigore. Naturalmente l’ex si è ricordato anche di un’altra regola, quest’altra di bon ton. Nessuna esultanza dopo il gol.
La squadra messa in campo da Carbone nel primo tempo, orfana di Carrozza e con un laterale basso inventato come Camisa e il suo compare di destra, Cacciatore, fuori posizione, non brilla. Non che la squadra di Vullo sia irresistibile. Ordinata, però, sì.
Il Varese ha avuto le sue chance : prima con Neto che fallisce un rigore e poi con Figliomeni che allo scadere dei quattro minuti di recupero colpisce la traversa a portiere battuto. Nadarevic è in palla, ma è troppo egoista. Se è vero che da lui vengono le manovre più pericolose del primo tempo, è altrettanto vero che spesso forza la conclusione anziché cercare i compagni di reparto. Il 4-3-3 del primo tempo, con il bosniaco affiancato da Eusepi e Neto, era comunque da provare. Ma non è una questione di modulo, perché è lo spirito del Varese che manca all’appello.
Nella ripresa l’ingresso di Zecchin al posto di Filipe (inconsistente) ridà spinta sulla sinistra al Varese. Ma l’Avellino continua a pungere con Millesi e soprattutto Herrera, bravi nel portare palla e a dare profondità alla squadra di Vullo. L’uscita di Terlizzi (il centrale ha un risentimento muscolare) non è una buona notizia per Carbone, ma Troest entra e fa la sua parte.
Il Varese decide di spingere quando è troppo tardi. Cellini non trova spazi e riceve poche palle, nonostante Zecchin imponga più volte il suo sinistro, degno di un regolo calcolatore, al marcatore di turno.
Figliomeni, tra i migliori in campo, ci mette tutta la sua stazza per raddrizzare una serata nata male. Ma, battutto Fumagalli, c’è ancora la traversa a ricordargli che nel calcio ci vuole anche un pizzico di buona sorte.
Il Varese esce tra gli applausi, più che generosi. Alla vigilia di Ferragosto i tifosi hanno ancora in testa le vacanze. Carbone avrà il suo bel da fare per mettere a punto la squadra. Non è la fine del mondo perdere una partita di Coppa Italia e nemmeno l’aver infranto il tabù dell’imbattibilità casalinga, prima o poi doveva accadere. Purché non ci si abitui alla sconfitta.
Quella con l’Avellino è la quarta consecutiva.
Varese – Avellino 0-1 (0-1)
Marcatori: Correa (A) all’11’ p.t.
Varese1910 (4-3 -3)- Moreau, Cacciatore, Figliomeni, Terlizzi (68′ s.t. Troest), Camisa, Corti, Kurtic, Nadarevic, Neto Pereira, Filipe (1.s.t. Zecchin), Eusepi (1′ s.t. Cellini) . A disp.: Milan, Pucino, cazzola, Cellini, Zecchin, Troest e Damonte. All. Benito Carbone.
Avellino (4-4-2) -Fumagalli, Calvalese, De Gol, Porcaro, Cardinale, Millesi, D’Angelo, Correa (43′ s.t. Citro), Lasagna (31′ s.t. Labriola), Herrera (45′ s.t Maiorano), De Angelis . A disp.: Pettinari, Stigliano, Labriola, Ricci, Citro, Maiorano, Ercolano. All. Salvatore Vullo.
Arbitro: Davide Massa di Imperia, (Vincenzi e Crispo – IV° uomo Brasi). Spettatori 1581 per un incasso di 14.309 euro. Note. Serata calda e serena, terreno in buone condizioni. Corner 8-4.
Ammoniti: Cacciatore (V) , Eusepi (V), Porcaro (A), Cardinale (A), Fumagalli (A)
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Gassman: "Togliete il nome di mio padre dal teatro di Gallarate che ha ospitato i nazifascisti"
gokusayan123 su Gassman: "Togliete il nome di mio padre dal teatro di Gallarate che ha ospitato i nazifascisti"
Marcos su Recensioni negative dopo il summit dell'ultradestra, dal Teatro Condominio: "Noi semplici uscieri, apriamo le porte a chi lo chiede"
lenny54 su Retroscena dell’arresto a Lavena Ponte Tresa: manovra a ganascia e pattuglie svizzere sul suolo italiano
Felice su "Difendere la prossimità nei centri storici e nei quartieri significa proteggere la nostra identità"
lenny54 su Retroscena dell’arresto a Lavena Ponte Tresa: manovra a ganascia e pattuglie svizzere sul suolo italiano
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.