Harrison Ford presenta a Locarno “Cowboys and Aliens”

Il Festival del Cinema ospita le star hollywoodiane protagoniste del film diretto dall'indimenticato "Indiana Jones". A lui anche il Pardo alla Carriera

Harrison Ford, Daniel Craig e Olivia Wilde e Jon Favreau, protagonisti e regista di “Cowboys e aliens” preannunciato blockbuster della prossima stagione, erano ieri (sabato) a Locarno a presentare sulla Piazza e in conferenza stampa questa superproduzione da decine di milioni di dollari che sfida il taboo di una commistione di genere già tentata dal cinema minore ma pur sempre azzardata: western e fantascienza.
E se i puristi del western noteranno che il film ha un’atmosfera un po’ troppo per famiglie, mentre quelli della fantascienza eccepiranno che, più che la classica letteratura d’anticipazione, qui la storia sembra piuttosto un pretesto horror dove gli alieni ptrebbero facilmente essere sostituito da zombie, lupi mannari o altro ancora tuttavia resta il fatto che l’esperimento, in buona misura, è riuscito. Il film diverte, il pubblico segue con emozione e applaude, la trama non riserva grandi sorprese (salvo, ovviamente, quella centrale degli alieni nel 1875) ma non delude e ruota fortemente su un cast assolutamente stellare.

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E questo cast stellare è stato il protagonista di tutta la giornata del Festival: percorsi pedonali chiusi per motivi di sicurezza, voci sulle bizzarre richieste delle star, cortei di auto degne della visita di un capo di governo (non di quello svizzero però, che ieri girava a piedi per Piazza Grande accompagnata solo dal marito, fornendo un discreto elemento di contrasto). La parte pubblica della visita comunque ha avuto come elementi centrali la conferenza stampa allo spazio cinema (per l’occasione chiuso al pubblico) e il saluto alla Piazza Grande prima della proiezione. Durante la conferenza stampa una delle prime domande ha centrato l’elemento catalizzanti di tanta attenzione su questo film: cosa spinge a mettere insieme Indiana Jones e James Bond nello stesso film e, per di più, a centrare la pellicola su una classica trama di serie B? Risposta semplice per Jon Favreau che si è limitato a sottolineare come nel cinea gli schemi e le tradizioni narrative cambino mentre si rafforza la necessità, principalmente per film che inseguono alti incassi, di differenziarsi fortemente e simbolicamente tra loro. Un po’ infastiditi invece dalla stessa domanda sono parsi i due attori che, probabilmente, accettano fino ad un certo punto l’identificazione con i personaggi cui hanno prestato il volto e che gli hanno dato notorietà mondiale (ma non certo da soli).

Per il resto i tre attori hanno parlato molto del film restando concentrati sulla loro missione professionale, quella di promuovere la pellicola in Europa. La sera, in Piazza Grande, di nuovo nonostante la pioggia, il pubblico ha tributato il suo omaggio a tutti e quattro i protagonisti, con il regista decisamente più loquace degli altri ed Harrison Ford, apparentemente, commosso e imbarazzato dall’omaggio del Festival (il Pardo alla Carriera) e dalle ovazioni entusiastiche del pubblico. Tant’ è che ha sentito persino il bisogno di scusarsi con “Craig e Olivia”… e, in effetti, ci sarebbe da dire che Daniel Craig è il principale protagonista del film, più di Ford, mentre però la popolarità di Indiana Jones, Frantic, Han Solo e Jack Deckard sembra proprio superiore persino a quella di 007.

C’è poco che già non si sappia sulla trama del film che, comunque, pur nella sua natura di film molto popolare, è un prodotto di qualità e adatto ad un audience sia di giovani che di adulti. Forse a qualcuno interesseranno invece le cosiddette bizzarrie delle star in visita, su cui la stampa ticinese si è molto concentrata ma che, a conti fatti, non sono poi così bizzarre, in particolare è trapleato che, per contratto: Olivia Wilde ha chiesto di avere sempre a disposizione un camerino per truccarsi (in qualunque luogo o parte della città si trovasse), ha imposto inoltre 3 pause, durante la giornata, per altrettanti cambi d’abito. Su Harrison Ford l’unica cosa che si è saputa è che ha imposto regole precisissime per il suo autista: sempre lo stesso, che parli bene l’inglese, sia perfettamente rasato, non fumatore e non usi assolutamente il telefono.

Per il resto rimane solo da aggiungere che la passerella delle star a Locarno non è ancora finita con le presente, previste nei prossimi giorni, di Deaprieu, Huppert e Kaurismaki, oltre ad altri grandi nomi ancora, previsto anche, almeno per ora, il perseverare del cattivo tempo ma va ricordato che questo rappresenta un problema solo per le proiezioni di Piazza Grande (per le quali comunque c’è anche una sede alternativa al FEVI) mentre quelle del resto della giornata non risentono di problemi meteorologici tant’è vero che, solo nel corso di sabato 6 è capitato perfino che tre film dall’inizio quasi contemporaneo facessero realizzare simultaneamente il sold out (“In My Backyard”, “Nana” e il documentario italiano “Tahrir”).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Agosto 2011
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