Per uscire dalla crisi del settore edilizio l’Europa punta sul risparmio energetico

Per promuovere questo settore, che rappresenta oltre il 10% dell’occupazione dell’UE, la Commissione europea ha presentato una strategia mirata a potenziarne il ruolo per la costruzione di nuovi posti di lavoro

FotovoltaicoPer uscire dalla crisi del settore edilizio l’Europa punta sul risparmio energetico, un argomento ancora non diffuso ma importante per i riflessi futuri che potrà portare.
Gli edifici a basso consumo energetico, grazie ai quali si potrebbero contenere i costi e ridurre le emissioni di CO2, non sono infatti  ancora molto diffusi nonostante i loro indubbi vantaggi economici e ambientali. Per promuovere questo settore, che rappresenta oltre il 10% dell’occupazione dell’UE, la Commissione europea ha presentato una strategia mirata anche a potenziarne il ruolo di punta nella creazione di posti di lavoro nel contesto di una crescita durevole dell’economia.

Tra gli elementi principali della strategia figura la creazione di condizioni favorevoli agli investimenti, soprattutto nel campo del rinnovo e della manutenzione degli edifici, ad esempio incoraggiando il ricorso al pacchetto di prestiti della Banca europea per gli investimenti (BEI), dotato di 120 miliardi di euro, nel quadro del Patto per la crescita e l’occupazione siglato nel giugno scorso. La strategia è mirata inoltre a incentivare l’innovazione e a migliorare le qualifiche della manodopera per promuovere la mobilità, a migliorare l’efficienza delle risorse grazie al riconoscimento reciproco nell’UE di tecniche di costruzione sostenibili, a dotare le imprese edili di codici di buona pratica di progettazione standardizzati in modo da poter lavorare anche in altri Stati membri e a rafforzare la posizione delle imprese europee sul mercato mondiale, in modo che promuovano buone prestazioni e stimolino standard di costruzione sostenibili anche nei paesi terzi.

«In questo momento di grave crisi economica e sociale gli edifici a basso consumo di energia rappresentano investimenti redditizi sia per la società che per gli investitori privati – ha dichiarato Antonio Tajani, vicepresidente e commissario europeo per l’Industria e l’imprenditoria –  Il settore edilizio dovrebbe considerarli un’opportunità per innovare e attirare nuovi talenti. Le tecnologie moderne offrono grandi potenzialità, non solo per le abitazioni di nuova costruzione ma anche per ristrutturare milioni di edifici esistenti, migliorandone l’efficienza energetica e attuando gli obiettivi della strategia UE 2020. Non lasciamoci sfuggire questa opportunità. Il settore delle costruzioni può diventare un motore della crescita sostenibile».

Nell’Europa a 27, la crisi economica e finanziaria ha causato una diminuzione delle commesse nel campo della costruzione di edifici e di infrastrutture pari al 17% tra gennaio 2008 e aprile del 2012, 
lo scoppio della bolla immobiliare ha continuato a ridurre in misura significativa l’attività del settore, causando disoccupazione e la contrazione dei mercati creditizi e la tendenza ai ritardi nei pagamenti comprime ulteriormente la solvibilità delle imprese di costruzione. Il  settore è costantemente alla ricerca di manodopera qualificata e gli edifici a consumo energetico quasi nullo (Nearly Zero Energy Buildings – NZEB), introdotti con la rifusione della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia, rappresentano una sfida notevole per il settore delle costruzioni. Per questo le iniziative per migliorare l’efficienza energetica e integrare le energie rinnovabili progrediscono lentamente, soprattutto nel campo della ristrutturazione degli edifici esistenti;

Per cercare di risolvere il problema, sarà così organizzata una conferenza ad alto livello, cui parteciperanno Stati membri e rappresentanti del settore, per esaminare l’attuazione della strategia e formulare raccomandazioni su possibili azioni correttive o nuove iniziative. Parallelamente, vari gruppi di lavoro discuteranno diversi approcci all’attuazione di iniziative specifiche e valuteranno i probabili effetti delle iniziative in corso a livello nazionale e settoriale su tali iniziative, individuando le possibili sinergie.

Maggiori informazioni sul settore nel sito UE (in inglese)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Agosto 2012
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