Legge elettorale, il Governo mette la fiducia

Proteste in aula, opposizioni scatenate. La minoranza del Pd potrebbe non votarla, ma Renzi attacca: "Il parlamento se vuole può mandarmi a casa"

Renzi Poletti

Matteo Renzi sfida il Parlamento e dopo che il governo ha chiesto la fiducia sull’Italicum scrive su twitter: “La Camera ha il diritto di mandarmi a casa se vuole: la fiducia serve a questo. Finché sto qui, provo a cambiare l’Italia”.

Oggi in aula si vita la nuova legge elettorale, denominata Italicum. La richiesta di fiducia arriva dopo che la riforma ha superato indenne il primo scoglio del voto a scrutinio segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità.

L’opposizione è sulle barricate e protesta in Aula. Non solo M5s, Sel e Lega, ma anche Forza Italia è scatenata. Renato Brunetta tuona contro “il fascismo renziano”. Sel in Aula lancia crisantemi e annuncia: “E’ il funerale della democrazia”.

La minoranza del Pd è sul piede di guerra. Bersani afferma che è in gioco democrazia: “Non avevo dubbi che avrebbero messo la fiducia. Qui il governo non c’entra niente, è in gioco una cosuccia che si chiama democrazia. Ora decideremo insieme che fare e poi deciderò io perchè ognuno deve assumersi le sue responsabilità”.

Il presidente della camera Laura Boldrini, dopo il suo intervento, è stata duramente contestata. Le pregiudiziali di costituzionalità sono state respinte con 384 voti, quelle di merito con 395. Ampia maggioranza, dunque. Sulla carta la maggioranza può contare a Montecitorio su 396 voti, tenendo conto anche di un esponente di Sel, Mattarelli, che lunedì ha annunciato il proprio sostegno alla legge in dissenso dalla posizione ufficiale del suo partito.

La seduta proseguirà mercoledì e giovedì. Il voto definitivo è atteso per la settimana prossima. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Aprile 2015
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