Le immagini di una leggenda lunga 70 anni
Inaugurata la mostra dedicata al compleanno di Pallacanestro Varese: allestimento splendido, aperto sino a domenica 13 in Camera di Commercio
Che forma ha una leggenda? Quali sono i suoi colori, le sue cornici, i volti che la compongono? Se a Varese volessimo provare a dare una risposta a queste domande, il suggerimento è facile: basta andare (tra oggi, venerdì 11, e domenica 13) in piazza Montegrappa, salire alla sala Campiotti della Camera di Commercio (si entra dal porticato verso piazza Ragazzi del ’99) e guardarsi intorno.
Anzi, già dalla scalinata marmorea che porta al primo piano si è coinvolti in una storia che dalla Città Giardino si è allargata all’Europa e al mondo. Una storia fatta di canestri, di campioni, di notti memorabili che vanno ben al di là delle difficili giornate di oggi. È la saga della Pallacanestro Varese che, in occasione del proprio settantesimo compleanno, ha allestito una mostra che merita di essere visitata (l’ingresso, oltretutto, è libero).
Una quindicina di grandi pannelli fotografici racchiudono i sette decenni di storia del club di basket: si parte dalla primissima squadra del 1945 (che in pochissimo tempo arrivò in serie A vincendo lo spareggio con Cantù) agli “Indimenticabili” che hanno sfiorato il tricolore meno di tre anni fa. Ma ovviamente la polpa è nel mezzo: nelle immagini della Ignis e della Mobilgirgi cinque volte campione d’Europa, in quelle della DiVarese-Ranger tanto bella quanto sfortunata, in quelle dei Roosters che fecero l’impresa stellare. Immagini che si ritrovano – insieme ad altre – in un volume fotografico stampato per l’occasione e acquistabile sul posto insieme a una serie di gadget dedicati all’avvenimento.
La mostra – che comprende anche una serie di maglie storiche e di coppe e trofei assortiti (con la Coppa dei Campioni, giustamente, star principale) – è arricchita da una rassegna di video da brividi, con i quali ogni generazione di tifosi può rivivere i momenti più esaltanti della storia societaria.
A dare il via alla rassegna, con i vertici societari (il presidente Coppa, la vice Salvestrin, il presidente del Consorzio Castelli) sono arrivati in molti: da Maurizio Bezzecchi in rappresentanza della Legabasket a Mauro Temperelli di Camera di Commercio, sino alla squadra attuale con gli allenatori Moretti, Vanoncini e Conti (quest’ultimo protagonista anche sul campo), il gm Arrigoni e i giocatori Cavaliero e Davies. Nella speranza che la visione di una storia lunga, gloriosa e vincente risvegli anche in loro quella fame di successo che per tanto tempo è stato il segno distintivo del club. Ma guardare al presente, per questa volta, è riduttivo: il consiglio è quello di raggiungere la Sala Campiotti, chiudere gli occhi e riaprirli sulle forme di una leggenda di cui essere orgogliosi.
PS: un applauso sincero a tutti coloro che hanno lavorato all’allestimento. Se Monica Salvestrin è stata la dirigente assegnata a questo compito, a lei si sono affiancati un cronista navigato come Antonio Franzi e un gruppetto di giovani che vanno ringraziati pubblicamente: Marco Gandini, Luca Maffioli, Davide Minazzi, Sara Patitucci, Luca Piontini oltre a veterani come Paolo Salmini e Carlo Meazza.
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