Per risarcire i risparmiatori dai crack bancari servono 300 milioni

Il governo uscente ha stanziato 100 milioni di euro. Il Fondo di solidarietà ha liquidato 15.443 richieste di indennizzo forfettario per obbligazioni subordinate emesse da Etruria, Marche, Ferrara e Chieti per un totale di 180,85 milioni di euro

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Il presidente del consiglio incaricato, Giuseppe Conte, parlando del sistema bancario ha detto subito che una delle priorità del suo governo sarà la tutela dei risparmiatori truffati o raggirati dalle banche. L’ultima manovra finanziaria ha messo a disposizione 100 milioni di euro, ma mancherebbero all’appello 300 milioni per tutelare i cosiddetti obbligazionisti junior, cioè quei risparmiatori in possesso di bond junior che vengono rimborsati dopo i creditori ordinari. Si tratta di titoli più rischiosi e con un rendimento più alto, pertanto in caso di bail-in subiscono le perdite subito dopo le azioni.

In un comunicato stampa del 13 aprile scorso il Fondo interbancario dei depositi (il FITD), che gestisce il Fondo di solidarietà, comunicava la conclusione dell’attività d’indennizzo forfettario in favore degli investitori in strumenti finanziari subordinati emessi dalla Banca popolare dell’Etruria e del Lazio, dalla Banca delle Marche, dalla Cassa di risparmio di Ferrara e dalla Cassa di risparmio della Provincia di Chieti. Il fondo comunicava che erano state liquidate complessivamente 15.443 richieste di indennizzo forfettario per un totale di 180,85 milioni di euro, indennizzo proveniente totalmente dal settore bancario. Circa il 50% dei 340 milioni di obbligazioni vendute dalle banche prima citate.

Il FITD faceva inoltre sapere che il fondo di solidarietà proseguiva con la procedura di indennizzo forfettario in favore degli investitori in strumenti finanziari subordinati emessi da Veneto Banca e Popolare di Vicenza ora acquistate da Intesa Sanpaolo. Le richieste di indennizzo verso le popolari venete all’esame del fondo ammontano a circa 50 milioni.

Il quotidiano  “Il Sole24 ore” ha calcolato che il controvalore delle obbligazioni subordinate finite nelle tasche dei risparmiatori  è pari a 2,9 miliardi di euro di cui circa 2,6 miliardi sono stati già erogati come rimborso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Maggio 2018
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