Giorgetti: “A Varese vince Bianchi. Ma c’è l’incognita dell’astensionismo”
Il Ministro era presente agli stati generali dei sindaci della Lega che si sono svolti alle Ville Ponti. Il Ministro lancia l'invito agli imprenditori per la ripartenza dell'economia

L’impegno quotidiano e le sfide future, le competizioni elettorali e i progetti per il PNRR, criticità e valori. Tanti i temi affrontati questa mattina al centro congressi di Ville Ponti dove erano convocati gli Stati generali dei sindaci della Lega.
Duecento primi cittadini hanno raggiunto Biumo Superiore per ascoltare il ministro Giancarlo Giorgetti il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il coordinatore Lega Lombarda Salvini Premier Fabrizio Cecchetti, il Viceministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibile Alessandro Morelli, il Sottosegretario Ministero dell’Interno Nicola Molteni, il sottosegretario all’Agricoltura Gian Marco Centinaio, il responsabile Enti Locali Lega Salvini Premier Stefano Locatelli, il coordinatore Sindaci Lega Lombarda Giacomo Ghilardi. In videocollegamento il leader Matteo Salvini che ha annunciato il tour dei rioni di Varese mercoledì 29 settembre.

Il ministro Giorgetti ha risposto ad alcune domande dei giornalisti che chiedevano delle elezioni a Varese: « Ho sondaggi che assicurano la vittoria di Matteo Bianchi. Vincere a Varese vale doppio: cinque anni di nulla di sinistra dimostrano che la Lega è diversa».
Giorgetti si dice certo della vittoria, così come auspicata anche dal leader Salvini che ci tiene particolarmente al risultato nella città giardino: « L’unica incognita è l’astensionismo. Questa pandemia ha influito molto sul modo di pensare delle persone. Anche i sondaggi non riescono a evidenziare la portata di un fenomeno che, storicamente, ha sempre danneggiato più il centrodestra che il centrosinistra»
Sull’anima del partito ha tagliato corto: « Non esiste una Lega di Giorgetti. La lega è un gruppo persone che amano la propria terra e si mettono a disposizione per il bene della propria gente. Questo è quanto è emerso anche oggi da questa assemblea dei sindaci. È un movimento politico vero, composto da uomini e da donne che vivono alti e bassi, come tutti. È nato in Lombardia nel nome della libertà e prosegue dritto per la sua strada al di là dei nomi che ci sono».
Accanto ad Attilio Fontana ha ricordato i giorni più bui di chi: « Attaccava la Lombardia che si era ritrovata da sola a gestire una grave emergenza. Un momento di caos in cui è stata abbandonata. Ma la storia restituirà quanto fatto».
In vista dell’Assemblea degli Industriali di lunedì prossimo il Ministro invita a credere nella ripartenza: « Oggi possono contare su un ministro che li rappresenta perchè arriva dallo stesso territorio. Ci sono occasione e possibilità di ripartire con coraggio e creatività. Ci saranno occasioni per chi si farà avanti. Occorre combattere la disoccupazione che è la vera piaga sociale».
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