“Assediati dalla microcriminalità, chiediamo aiuto al Prefetto di Varese”
A partire dall’autunno scorso diverse le segnalazioni per furti nelle abitazioni e atti vandalici ai danni delle auto in sosta. Dura presa di posizione del Sindaco Parini contro il frazionamento dei progetti di polizia consorziata.
Case saccheggiate mentre i proprietari dormono, atti vandalici alle auto in sosta e sgomento per la popolazione forse illusa di essere immune dai problemi legati alla microcriminalità.
Non siamo in un quartiere periferico dell’hinterland milanese ma a Rancio, uno dei più piccoli e caratteristici paesi nel cuore della Valcuvia che da qualche mese si è trovato a contatto con una realtà del tutto nuova, costituita dalla microcriminalità. A dare l’allarme il Sindaco, Gabriele Parini, e l’intero Consiglio Comunale che prima di Natale approvò una delibera consigliare nella quale si chiedeva al Prefetto di Varese, alle istituzioni competenti e alle forze dell’ordine di "valutare la concreta possibilità di potenziare adeguatamente con uomini e mezzi il servizio alla Valcuvia in modo da garantire la vigilanza ed il pattugliamento di tutto il territorio di competenza, allo scopo di tutelare il primario interesse della sicurezza dei cittadini e dei beni pubblici e privati". "Proprio ieri – afferma Gabriele Parini – mi sono recato a Varese per incontrare il Prefetto e il Questore al fine di sottoporre loro la situazione che a mio avviso non deve essere sottovalutata, perché temo che a lungo andare i cittadini, già turbati dalle vicende di questi mesi, possano iniziare a farsi giustizia da soli, sommando un problema all’altro". I furti rappresenterebbero a detta del sindaco delle attività di criminali interessati soprattutto al denaro contante, a spiccioli, ma non per questo meno audaci nell’introdursi, spesso nottetempo, all’interno delle abitazioni dei cittadini. Il sindaco non risparmia commenti circa il modo di operare della Regione Lombardia – ente finanziatore del progetto di polizia consorziata del Medio Verbano, estraneo a quello presentato dalla Comunità Montana della Valcuvia – che Parini definisce "poco corretto", vista la scarsità delle risorse sul campo per garantire la sicurezza dei cittadini. "Per ovviare a questi problemi – conclude il primo cittadino – sto cercando di unire le forze con gli agenti di polizia municipale degli altri piccoli comuni della Valcuvia, del tutto abbandonati a se stessi: basti pensare che sei comuni (Orino, Azzio, Duno, Masciago Primo, Cassano e Rancio) con un bacino d’utenza di alcune migliaia di cittadini hanno sul territorio solo due agenti di polizia municipale – uno per Orino-Azzio, uno per Cassano-Rancio – che debbono garantire anche la sicurezza dei cittadini mediante il pattugliamento. Questo rappresenta un problema e stiamo cercando di dare una soluzione almeno per il periodo estivo, dove i villeggianti incrementano sensibilmente la popolazione e i potenziali rischi per la sicurezza dei cittadini aumentano; certo operare da soli è difficile perché a volte mancano le risorse, ed è per questo che ho chiesto l’intervento del Prefetto". |
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