Rotte le trattative si va allo sciopero!

Più di duecento dipendenti comunali in assemblea all’esterno del Municipio rivendicano il diritto all’erogazione del premio incentivante, fermo da quasi tre anni. L’Amministrazione fa sapere che considererà l’assemblea come sciopero, e quindi soggetta alla trattenuta dello stipendio

"Chiediamo solo chiarezza, trasparenza e mettere a regime il contratto non ancora applicato".

Ecco il punto importante dell’assemblea dei dipendenti comunali, che per la prima volta, si è svolta all’esterno del Municipio di via F.lli d’Italia. E proprio sulla sede insolita, senza "copertura", l’Amministrazione comunale ha tentato un’azione dissuasiva per ridurre la partecipazione: inviando una lettera a ciascun dipendente segnalando che la partecipazione all’esterno non sarebbe potuta essere considerata assemblea, bensì sciopero, e così soggetta alla trattenuta sullo stipendio.

Ma questa mattina all’appuntamento, incuranti delle disposizioni comunali, si sono presentati più di duecento persone – 450 il numero dei dipendenti – che a gran voce, con le bandiere spiegate, hanno rivendicato il diritto all’erogazione del premio incentivante, un fondo legato alla produttività, fermo al ’99.

Un premio – da un minimo di 400 mila lire lorde per un terzo livello fino ad un massimo di un milione e 400 mila lire lorde – che sarebbe dovuto essere erogato in conformità a criteri di valutazione dei dirigenti. Ossia una sorta di pagella che il capo struttura compilava, periodicamente, per ciascun dipendente sulla base del lavoro svolto. Il problema, e da qui anche il mancato pagamento, deriva dal fatto che questa valutazione non è mai stata fatta, e oggi l’amministrazione ha proposto ai rappresentati delle RSU una sorta di sanatoria per chiudere, a tarallucci e vino, l’anno del ’99.

Ma qui sta la differenza.

La proposta dell’amministrazione vuole frazionare nel tempo il premio, un modo cervellotico, per pagare il premio soltanto a pochi, e con criteri di valutazione virtuali,ossia dato che nell’arco di questi tre anni i dirigenti sono cambiati per trasferimenti o passaggi pensionistici.

Sull’altro fronte, invece, i rappresentanti sindacali – a maggioranza Cobas, con una minoranza composta di Cgil e Cisl, sparita la Uil – rivendicano il diritto al premio con uno scatto orizzontale per tutti, ad eccezione, ovviamente, di coloro che hanno ricevuto sanzioni disciplinari .

Insomma "un atto di coraggio e buona volontà – chiarisce Fabio Agatea, rappresentante dello Slai Cobas – che affronti il problema e lo risolva, per poter, subito dopo, iniziare a trattare i problemi dei servizi del Comune".

Ma l’amministrazione comunale, a tutt’oggi, appare sorda a qualsiasi trattativa, ignorando completamente anche passaggi importanti contrattuali come il riconoscimento del 5° livello contrattuale, per i videoterminalisti, che hanno avviato ai corsi, come prevede il DPR del ’93.

Così, nel caso la settimana di passione pasquale non porti all’amministrazione una possibilità di redenzione, per i rappresentanti e l’assemblea unitaria, sarà sciopero.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Aprile 2001
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