Milano e Varese in disaccordo su Malpensa

I comuni del castanese vogliono entrare nel piano d'area, la Regione é d'accordo, ma il Cuv esprime perplessità

Nell‘ultima riunione della commissione regionale territorio é emersa una spaccatura tra comuni della provincia di Varese e Milano sul piano d’area. Motivo del contendere, l’ingresso nel piano di alcuni comuni del Castanese. Favorevoli la Provincia di Milano, la Regione e gli enti locali milanesi coinvolti. Perplessi invece i comuni varesini. Claudio Brovelli, il sindaco di Somma Lombardo convocato in commissione in rappresentanza del Cuv, ha motivato la sua contrarietà con la mancanza di programmazione che starebbe alla base delle modifiche nel piano d’area. 

"Credo che la Regione debba prima fare delle scelte chiare su Malpensa – ha spiegato – e in primo luogo decidere se vuole o meno un aumento dei volumi di traffico, una terza pista e quindi un maggiore afflusso di passeggeri e merci. Se l’ipotesi che prevarrà sarà quella dell’allargamento (ipotesi su cui noi siamo contrari da tempo) allora potrà avere senso anche un piano d’area che si estende nella provincia di Milano".

Il discorso del sindaco di Somma Lombardo, in sostanza, riflette il timore che qualsiasi atto di modifica unilaterale, o comunque non negoziato da tutti gli enti locali, possa mettere in secondo piano la programmazione complessiva del territorio, aprendo la porta a scelte affrettate.

Ed é in questo senso che Brovelli ha giustificato la sua contrarietà alla proposta dei Castanesi. "Il piano d’area – ha detto – nacque come legge regionale per la salvaguardia e lo sviluppo di un territorio in un clima di programmazione negoziata tra tutti gli enti locali. Ora, i comuni della provincia di Milano che chiedono di entrare, a mio avviso, non hanno presentato una proposta di progetti come facemmo noi a suo tempo. Senza questo viene meno la facoltà programmatoria che sta alla base di tutto".

Ponendo l’accento sulla programmazione, Brovelli allarga il discorso e ritorna a parlare dell’aeroporto, dicendosi sconcertato dall’atteggiamento di Sea, che non ha ancora chiarito, di fronte agli enti locali, quali opere intenda realizzare all’interno del sedime aeroportuale. "Una questione molto seria – dice – perché le opere di Malpensa producono un forte impatto in termini di merci e passeggeri sui comuni limitrofi. E’ evidente che una programmazione che non tenga conto della disposizione delle infrastrutture aeroportuali può risultare inefficace".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Luglio 2001
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