Prc: «l’indifferenza ai programmi è un problema più grave»
Rifondazione Comunista pronta a mettere a disposizione il suo programma
Riceviamo e pubblichiamo La lettera dell’architetto Cazzola evidenzia un problema che non riguarda soltanto i mezzi di informazione. Un problema grave ed importante, perché l’indifferenza ai programmi è il pericoloso sintomo di una indifferenza ai problemi, di una similitudine reale tra forze politiche teoricamente contrapposte e le lotte interne al centrosinistra varesino hanno dimostrato una pericolosa assenza proprio di quei contenuti invocati, giustamente, dall’architetto. Rifondazione Comunista di Varese ha invece, fin dall’inizio, concentrato la sua attenzione sui programmi, mettendo al centro delle proprie valutazioni le esigenze della parte economicamente più debole della città, non gli schieramenti pregiudiziali e frontisti, non i nomi più o meno importanti. Proprio per questo motivo accoglieremo con convinzione la proposta lanciata dal Social Forum di liste per le circoscrizionali che partano dai cittadini e dai loro problemi e non dalle logiche di partito, proprio per questo motivo saremo sempre pronti, fino all’ultimo momento utile, a mettere a disposizione di tutte le forze politiche varesine e di tutte le forze sociali della città il nostro programma e il nostro candidato sindaco. Le priorità devono però essere ben chiare. Al primo punto mettiamo la volontà di portare in discussione nel Consiglio comunale i problemi e gli interessi reali, poniamo la scelta di dare spazio, anche nelle istituzioni, alla tutela dei diritti, alla soddisfazione dei bisogni, all’antagonismo politico e sociale, all’opposizione alle destre, alla costruzione di una necessaria alternativa, non solo di facciata ma di sostanza. Varese ha bisogno di un progetto che veda l’ente locale non come amministratore dell’esistente secondo aride logiche di mercato, ma come protagonista dell’avvio di un percorso di sviluppo coerente con la qualità della vita ed il rispetto dell’equilibrio ambientale. La politica di un’amministrazione locale può e deve essere utilizzata per sostenere esigenze, diritti e bisogni dei ceti popolari: dalle scelte urbanistiche a quelle sui servizi e sui loro costi per l’utenza. Tra i bisogni primari che non sono stati affrontati dalle passate amministrazioni mettiamo innanzitutto la casa. Un’abitazione decorosa e ad un canone equo deve essere la priorità nell’agenda dei lavori di ogni amministrazione che si rispetti. In molti quartieri vi sono immobili di proprietà comunale che potrebbero, se bene utilizzati, essere la chiave per una migliore qualità della vita. Vi sono aree immobiliari dismesse in attesa di speculazione, sulle quali l’ente locale dovrebbe intervenire, per una rispettosa riqualificazione dei quartieri. E in questo quadro le Circoscrizioni potrebbero e dovrebbero essere protagoniste e agenti del rilancio qualitativo della città con una quota parte del bilancio comunale, non simbolica, che deve essere destinata ad un bilancio circoscrizionale che veda la partecipazione della popolazione nella determinazione delle scelte che la riguardano. Riguardo al lavoro, Varese non ospita più grandi realtà produttive, fuggite o chiuse nell’indifferenza e con la complicità delle amministrazioni cittadine. Anche il Comune può però contribuire a limitare i danni di questa situazione e può farlo senza doversi inventare piani strategici pieni di parole ma vuoti di prospettive: il Comune può garantire spazi ed incentivi all’artigianato e alle imprese operanti nella produzione di servizi, il Comune può essere agente di rilancio del comparto edilizio finalizzato all’ampliamento dell’offerta di alloggi a canone equo, al definitivo recupero e restauro del patrimonio immobiliare cittadino oggi degradato, alla realizzazione di strutture di uso sociale, può promuovere progetti dedicati ai lavori socialmente utili, può investire nella difesa ambientale. Alcuni temi sono affrontabili da subito: la difesa ed il potenziamento delle aziende di proprietà o controllo comunale; il rifiuto di affidare a ditte esterne i compiti di settori della pubblica amministrazione; l’esclusione dell’utilizzo di lavoratori socialmente utili in funzione di copertura di vuoti di organico, l’impegno invece delle professionalità di questi stessi lavoratori in progetti di aumento e miglioramento dell’offerta di servizi; il recupero delle aree dismesse per favorire nuovi insediamenti produttivi compatibili con il quartiere, nuovi centri professionali, di ricerca, di cultura; l’occupazione derivante da una adeguata tutela ambientale. Occorre sostenere anche in sede locale la lotta contro lo sfruttamento del lavoro, contro le mille forme di ricatti, di flessibilità e di precarietà che ci vogliono imporre e che configurano la nascita di un moderno caporalato. Il Comune deve svolgere un ruolo di protagonista nei servizi, specialmente quelli destinati alle fasce deboli della popolazione: asili nido e scuole materne, servizi alla terza età, prevenzione sanitaria, assistenza sociale e rimozione delle cause di esclusione, sono settori che non si possono appaltare a privati o a false cooperative in cerca di profitti a danno degli utenti e di chi vi lavora. I comuni non sono aziende che devono chiudere i bilanci in attivo o trarre profitti: devono offrire servizi e qualità di vita e per reperire le necessarie risorse (diminuite proprio dalla finanziaria polo-leghista) vanno innanzitutto recuperate le evasioni tributarie e dell’ICI, che va rimodulata per favorire l’immissione di appartamenti sul mercato, mentre vanno riviste le tariffe, aumentate esageratamente negli ultimi anni, va introdotta una politica tariffaria finalizzata alla tutela dei redditi inferiori, vanno azzerate, per rispetto alla città ed ai suoi abitanti meno abbienti, le spese promozionali di Sindaco e Giunta e vanno ridotte le indennità di carica, va – lo ripetiamo – attivata una seria politica della casa, in una città dove vi sono ben 3000 appartamenti vuoti e dove chi ricerca un alloggio economico (studenti, pensionati, migranti) non riesce a trovare soluzioni adeguate al proprio reddito. Per ciò che riguarda l’emergenza ambientale, vogliamo batterci con tutti gli strumenti a disposizione, con un monitoraggio continuo e potenziato dei dati ambientali, con una adeguata politica di controllo delle emissioni atmosferiche degli impianti di riscaldamento, con l’abbattimento anche dell’inquinamento acustico, con l’estensione dell’isola pedonale e il potenziamento trasporto pubblico, cosa che non accade dal 1994. Occorre inoltre pensare anche al patrimonio naturalistico del nostro comune tutelando le nostre fonti idriche, promovendo la pulizia dei boschi e potenziando ulteriormente la raccolta differenziata a fini di recupero e riciclaggio, che in questi anni è diminuita a fronte di aumento dei costi del 22% per i cittadini. Riguardo alla cultura, giustamente evidenziata dall’architetto Cazzola come un altro punto fondamentale per lo sviluppo di questa città, riteniamo che la priorità sia garantire il diritto allo studio in una scuola pubblica laica e pluralista per tutti, qualunque sia la loro provenienza nazionale. Resta un punto importante, che non si può mai dimenticare: la libertà. Anche il Comune di Varese, può contribuire a garantire la dignità di una persona, da ovunque provenga, può fare respirare un’atmosfera di convivenza nel rispetto delle differenze, garantendo a chiunque ne abbia necessità le opportune strutture abitative e di servizio, riconoscendo ad ogni abitante della città, anche di nazionalità non italiana, il diritto di partecipare, col voto consultivo amministrativo o con la elezione di un consigliere aggiunto, alle scelte che lo coinvolgono. Lottare per la libertà delle persone immigrate e per i loro diritti è la condizione fondamentale per conservare ed ampliare anche la nostra libertà ed i nostri diritti. L’ente locale, infine, può svolgere un ruolo positivo per garantire non l’inutile e costosa sicurezza dei vigilantes e delle telecamere, ma quella della vita di tutti i giorni, sul lavoro e del lavoro, per la sicurezza di una vita dignitosa, per la sicurezza del diritto alla salute e all’istruzione di ogni essere umano di qualsiasi colore e religione, per la sicurezza dai rischi di città trasformate in piste per corse automobilistiche, per la sicurezza di una informazione onesta su quanto ci accade intorno e sulle vere e pesanti responsabilità di chi così male ci ha governato. Il segretario PRC Varese |
|
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Lina Hepper su La Provincia di Varese studia un gestore unico dei rifiuti: "Una strategia a lungo termine per anticipare il futuro"
Cloe su Quattro eccellenze varesine premiate dai Travelers' Choice 2025 di TripAdvisor
lenny54 su Turisti ebrei con la kippah aggrediti in autogrill a Lainate
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.