Raddoppio Hupac e fallimento del ruolo di programmazione della provincia
«Desta preoccupazione» il raddoppio Hupac deciso in Regione secondo il consigliere provinciale Giacometti
Riceviamo e pubblichiamo
Il raddoppio del polo intermodale Hupac di Gallarate deciso in questi giorni dalla Regione deve destare preoccupazione. Il cosiddetto interporto che già ora attira un traffico ferroviario e di TIR notevole è stato collocato in una zona sbagliata : una delle piu’ densamente popolate della Lombardia, a ridosso dei centri abitati di Gallarate e Cassano Magnano. Non c’è dubbio che il raddoppio dell’insediamento produrrà ulteriori problemi per la viabilità , il traffico e rischi per la sicurezza. Questi ultimi devono particolarmente preoccupare non solo per il futuro ma anche oggi. Presso l’Hupac transitano e vengono depositati vagoni cisterna contenenti materiali pericolosi ; a questo proposito un documento dell’ASL di Varese del 20 febbraio scorso afferma testualmente." "Si ritiene opportuno che vengano approfonditi gli aspetti legati a possibili scenari incidentali (…)Ciò assume rilevanza in considerazione dell’ubicazione del nodo intermodale posto a ridosso di una strada ad alta densità di traffico , la SS 36, di una linea ferroviaria, di un centro commerciale e dei nuclei abitai. La documentazione (…) non consente di valutare gli effetti all’esterno del perimetro dell’impianto dell’eventuale rilascio di sostanze pericolose a seguito di incidenti(…); si ritiene che (…) debbano essere attentamente valutate anche le prescrizioni relative alle misure di tipo gestionale per quanto riguarda la sosta prolungata delle merci pericolose." Ce n’è quanto basta per ribadire la preoccupazione e l’impegno nostro a seguire con attenzione la problematica . Non vorremmo che alla nostra provincia e alla nostra zona fosse assegnato un ruolo che il Nord Europa rifiuta. Se di un nodo intermodale c’è bisogno nell’Italia settentrionale questo deve essere collocato secondo una logica di programmazione. Questa è mancata e le responsabilità sono soprattutto in capo alla Provincia di Varese. Questo Ente ha assunto in modo superficiale la politica del lasciar fare (in questo caso alla potente società svizzera) . Questo atteggiamento , in questo caso, come in altri, ha comportato l’aggravamento delle compromissioni ambientali , mentre la nostra provincia avrebbe bisogno esattamente del contrario. In altre situazioni (v. Lacchiarella ) insediamenti di questo tipo , che rispondevano a logiche unicamente mercantili, sono state fermate, non vorremmo che qui da noi si approfitti dell’atteggiamento superficiale e spesso supino di fronte ai grandi interessi di qualche amministratore locale per compiere danni irreversibili che pagherà l’intera collettività Gallarate, 26 aprile 2002 |
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