Fermare le morti sul lavoro deve essere possibile!
Quello di Tradate è il settimo infortunio sul lavoro in provincia dall’inizio dell’anno
Riceviamo e pubblichiamo Oggi 27 giugno si è verificato un altro incidente mortale sul lavoro.
A perdere la vita è stato il lavoratore edile Gaetano Falzea, di 52 anni, dell’impresa Giani Luigi di Abbiate Guazzane.
La lunga catena di morti sul lavoro non si ferma: nell’ultima settimana tre incidenti mortali sul lavoro in provincia di Varese e altre due persone hanno avuto incidenti gravi.
La grave situazione che da qualche tempo le organizzazioni sindacali denunciano non accenna a migliorare.
Sale così a sette la tragica conta dei morti sul lavoro in questa prima parte del 2002. Cifre da brivido, alla luce delle quali appare chiaro come non sia più rinviabile un intervento forte, in grado di segnare una svolta in tema di sicurezza sul lavoro.
L’inaccettabile sequenza di morti e infortuni sul lavoro deve essere bloccata, attraverso misure straordinarie e urgenti.
La piattaforma di richieste presentate dalle organizzazioni sindacali degli edili Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil alle parti imprenditoriali (Costruttori Edili e Associazioni Artigiane) attende ancora risposte
· Occorrono interventi straordinari per garantire un maggiore controllo preventivo e ispettivo nei cantieri edili.
· Occorre una precisa responsabilità da parte degli imprenditori per adottare misure di sicurezza, di informazione e formazione dei lavoratori.
· Gli Enti Istituzionali devono sostenere, attraverso piani straordinari dell’ASL ed il coordinamento degli altri soggetti preposti alla sicurezza, attraverso piani straordinari di informazione e formazione. Il drammatico costo sociale delle morti e infortuni sul lavoro non può essere ulteriormente tollerato: i lavoratori edili della provincia di Varese vogliono avere piene garanzie di sicurezza nel lavoro perché vogliono tornare a casa la sera vivi!
Domenico LUMASTRO Segretario responsabile FILLEA-CGIL Varese
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