Al via “Duemilalibri”

È stata inaugurata, nel cortile ristrutturato di Palazzo Broletto in via Cavour, l'edizione 2002 della settimana del libro e dell'autore, che terminerà il sei ottobre

Il grande giornalismo e la grande fotografia, i bambini, la comicità e un’anteprima nazionale hanno fatto da sfondo all’inaugurazione della terza edizione di “Duemilalibri, settimana del libro e dell’autore in fiera”. 
Gallarate si appresta quindi a diventare per sette giorni una cittadella del libro e della lettura. Quest’anno, però, c’è una particolarità in più: vi sarà infatti, all’interno di “Duemilalibri”, un vero e proprio contenitore culturale che darà spazio anche a mostre, musica e informazione.

 

L’organizzazione, lo ricordiamo, è della Biblioteca Civica “Luigi Majno”, delle librerie gallaratesi Carù, Emporio del Libro e La Fonte e la libreria Boragno di Busto Arsizio, del Liceo Scientifico e Classico Statale, dell’IPC “Falcone” e dell’ITPA Rosselli di Gallarate e del Sestante Fotoclub: la manifestazione ha il patrocinio del Comune di Gallarate – Assessorato alla Cultura, della Regione Lombardia– Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia (www.lombardiacultura.it)  e della Provincia di Varese – Assessorato alla Cultura, e la collaborazione del Comitato Commercianti del Centro e dell’Associazione Commercianti Gallarate.

 

Ecco nel dettaglio il programma dei primi quattro giorni di incontri (“Duemilalibri” si concluderà il 6 ottobre).

 

All’inaugurazione prevista alle 16.00, sabato 28 settembre alle 17.00 farà seguito un incontro con uno dei più grandi nomi del giornalismo d’inchiesta. L’apertura degli interventi “letterari” spetterà infatti a Felice Cavallaro, grande firma del “Corriere della Sera” e di “Sette”, profondo cronista di speciali sulla mafia (di recentissima pubblicazione quelli sulle stragi di Capaci, di via D’Amelio e dell’omicidio Dalla Chiesa), argomento al quale, con la “vedova coraggio” dell’uomo della scorta del giudice Falcone, Rosaria Schifani, ha dedicato anche il libro “Oltre il Buio”. Felice Cavallaro sarà a sua volta presentato dalla giornalista Rosi Brandi, quotata e attenta cronista, caposervizio del quotidiano “La Prealpina”.

 

Alle 21, prima grande novità della manifestazione: sarà Il Sestante, con il suo Presidente Luigi Rossi, a presentare Gianni Berengo Gardin, uno dei più noti e importanti fotografi italiani, già collaboratore della maggiori testate nazionali e internazionali (“Il Mondo” di Pannunzio, “Domus”, “Epoca”, “L’Espresso”, “Time”, “Stern”, “Vogue”, solo per citarne alcune quale esempio). Di successo internazionale, capace di prestare grande attenzione al mondo e alle sue diverse realtà, autore dei molte delle più incisive fotografie pubblicitarie utilizzate negli ultimi cinquant’anni, Gianni Berengo Gardin ha pubblicato oltre 150 libri di fotografia. Per l’occasione saranno inaugurate le mostre del “Sestante”.

 

Domenica 29 settembre alle 11.00 “Duemilalibri” ospita una “prima” nazionale: la giovane scrittrice locale Stefania Bettinelli, 33 anni, di Besnate (Va), presenta un particolarissimo e interessante libro dal titolo “Francesco Guccini e Pàvana tra geopoetica e senso del luogo”, edito da BRP. Si tratta di una novità assoluta, cui farà seguito domenica 6 ottobre proprio a Pàvana la presentazione di Guccini stesso. Il volume analizza il profondo rapporto che lega uno dei più celebri cantautori emiliani alla terra d’origine della sua famiglia paterna, Pàvana, appunto: è un testo omaggio a questa terra, analizzata con gli occhi del geografo (Stefania Bettinelli è laureata in lettere moderne con indirizzo geografico ed è cultrice della materia all’Istituto di Geografia Umana dell’Università degli Studi di Milano, dove si occupa di geografia umanistica e culturale) partendo dagli scritti e dalle canzoni di Guccini. Ma è anche un esempio di approccio innovativo alla geografia, vista come modo per osservare e leggere il mondo. A Gallarate l’autrice sarà introdotta dal professor Trotti, insegnante di geografia al liceo scientifico gallaratese e appassionato di musica.

 

Partono invece alle 16.30 le proposte per i giovanissimi lettori, con “Torri: un libro, uno spettacolo”, scritto da Guido Quarzo con messinscena di Fabrizio Monetti. Si sviluppa sul libro “Il costruttore di torri”, pubblicato da Hopefulmonster editore, che contiene una storia ideata da Quarzo ispirata ai lavori di pittura e alle installazioni di Fabrizio Monetti. Quarzo, laureato in pedagogia e per molti anni insegnante nella scuola elementare, è considerato uno dei più interessanti scrittori per ragazzi e ha lavorato a lungo anche nel teatro: nel 1995 gli è stato assegnato inoltre il premio “Andersen Baia delle Favole” quale miglior autore. Non è una figura nuova per i ragazzi delle scuole gallaratesi, in quanto è già stato protagonista di incontri con gli autori per gli studenti promossi dalla biblioteca di Gallarate. Fabrizio Monetti, laureato in architettura, ha recitato in diverse compagnie teatrali e da dieci anni porta in giro per l’Italia e all’estero i suoi monologhi: ha lavorato anche in vari film e sceneggiati televisivi e radiofonici per la Rai. Come pittore ha esposto in diverse personali e collettive. Nel libro da cui è tratto lo spettacolo si parla di un costruttore di torri chiamato da un re a costruire appunto una torre quale regalo di compleanno per il figlio, pena la decapitazione. Il costruttore, alla ricerca di questa nuova idea, viaggia per strani luoghi e conosce persone ancora più strane, ma l’idea tarda a concretizzarsi. Lo spettacolo è un monologo basato sulla voce e sulla gestualità: la storia è la metafora della ricerca artistica, un racconto surreale e fantastico, vero come il sogno di un bambino: è curato dal Sistema Bibliotecario “Panizzi”. L’ingresso, gratuito, è consentito a un massimo di cento bambini: cè ancora qualche biglietto disponibile, che può essere richiesto al personale della Bibilioteca presente alla fiera.

 

Alle 21.00 torna di scena il grande giornalismo, su organizzazione della libreria “Boragno” di Busto Arsizio. Presentata da Raffaele Aiani, la giornalista Tiziana Abate parla del suo libro “Indro Montanelli. Soltanto un giornalista”, la biografia dell’indimenticato e indimenticabile giornalista, definita in un articolo sull’ “Arena” di Verona dell’aprile scorso “l’ultimo servizio che Montanelli rende al proprio lettore. Da dove si trova adesso non poteva trasmettere altro che questo e lo ha fatto, come sempre, inappuntabilmente”: è la testimonianza resa dal “Grande Vecchio” in otto anni di conversazioni con una delle sue più strette collaboratrici. Tiziana Abate ha infatti lavorato per oltre vent’anni con Montanelli  a “Il Giornale” e poi a “La Voce”: a lei, che le ha raccolte in questo libro, ha raccontato la sua vocazione, le sue avventure, i suoi reportages dai fronti di guerra, le sue idee, le sue battaglie. Ha narrato se stesso, ma senza mai parlare della sua vita privata, custodita gelosamente in sé, e fino in fondo difesa da ogni curiosità o ingerenza esterna. “Indro Montanelli. Soltanto un giornalista” risulta essere il libro più venduto, nel campo della saggistica, nei mesi scorsi: per questa biografia Tiziana Abate, attualmente responsabile delle pagine di Cultura e Società de “Il Giorno”, ha ricevuto quest’anno il Premio Internazionale di Giornalismo “Ignazio Silone”.

 

Lunedì 30 settembre alle 21 la proposta riguarda un incontro con Flavio Oreglio (ancora su organizzazione di Boragno), il comico milanese laureato in biologia e diventato celebre con “Zelig”, che, presentato dal vignettista Tiziano Riverso, propone i suoi testi carichi di ironia, satira, umorismo, ma anche poesia.

 

Alle 17, proseguono anche gli incontri dedicati ai bambini, o meglio, alla letteratura per l’infanzia, con un appuntamento intitolato “7 storie del Vares8”, dal titolo di uno dei volumi raccolti nella nuova collana per ragazzi della Macchione Editore. L’incontro è con Marinella Trebbia, autrice appunto delle “7 storie”, Chicco Colombo, Massimiliano Tappari e Roberto Fassi, protagonisti delle pubblicazioni della collana, che, presentata per la prima volta al pubblico nel marzo di quest’anno ad “Amor di libro” a Varese, segna la prima volta dell’editore varesino, promotore di alcuni dei più bei volumi dedicati al nostro territorio, al mondo dei ragazzi. “7 storie del Vares8” raccoglie sette favole moderne che vedono animaletti “nostrani” addentrarsi nei luoghi più o meno tranquilli, più o meno caotici, del nord-ovest lombardo. Chicco Colombo, noto burattinaio e autore teatrale, è invece autore di “Le storie numerose (ovvero le numerose storie)” giocate sui numeri che si fanno beffe delle parole. “Il cavaliere dell’ago” di Roberto Fassi, narratore per l’editoria scolastica, è la tragicomica narrazione della cavalcata dell’ultimo cavaliere del Seprio, armato, appunto, di un semplice ago da cucito. Massimiliano Tappari, esperto di comunicazione visiva, è invece autore di “Lettere dal bosco”, singolare collezione naturale di rami e radici che hanno la forma delle lettere dell’alfabeto.

 

E proprio al racconto “Il dono del bosco” tratto dal volume di Massimiliano Tappari si ispira il workshop per bambini dai 5 agli 11 anni che il centro di espressione artistica per bambini e ragazzi “Calicanto” propone per martedì 1° ottobre alle 17.00: per un’ora e mezzo circa un esperto di comunicazione teatrale, uno di propedeutica musicale e uno di espressione pittorica coinvolgeranno i bambini in attività ludico-espressive, raccontando loro la storia, analizzandola, componendola e ripresentandola attraverso diversi linguaggi, espressivi e non.

 

Alle 21.00, incontro (su organizzazione dell’Emporio del Libro di Gallarate) con Giuseppe Pederiali, emiliano di nascita e cultura, anche se vive oggi a Milano, autore di storie che raccontano di quell’Emilia di campagna, popolata da contadini e sognatori, e dalle quali sembra trasparire l’immagine delle paludi e del lambrusco, terra di fantasia, di amore per il gusto e la fantasia. Tra i suoi ultimi libri, “L’Osteria della Fola”, “Padania Felix” (raccolta di saggi e interventi giornalistici di tipo storico, 1999, Premio Estense), “L’Amica italiana” (1998, Premio Frontino Montefeltro e Premio Fenice Europea), e, nelle edizioni per ragazzi, “La strana cosa”, “Il drago di pietra”, “Il bambino senza un venerdì”, “Avventura a quel paese” (Premio Castello), “Il bambino che non voleva nascere” (1999, Premio Europeo di Letteratura giovanile “Pier Paolo Vergerio” e tradotto in Giappone nel 2001). È tradotto in Germania, Giappone, Inghilterra, Russia e Francia. Sarà presentato da Anna Longo Pagnozzi.

 

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Pubblicato il 28 Settembre 2002
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