Un teatro gremito di gente ha accolto il Cardinal Tettamanzi

L'iniziativa è stata organizzata dalla sezione culturale del decanato. Argomento dell'incontro le paure e le speranze del nuovo millennio

Un teatro gremito di gente ha accolto la prima visita ufficiale a Busto Arsizio del Cardinale della diocesi di Milano Dionigi Tettamanzi. Il teatro cinema Manzoni ha iniziato a riempirsi un’ora prima dell’inizio della serata organizzata della sezione culturale del decanato di Busto. 
L’iniziativa, svoltasi nella serata di giovedì 28 novembre e avente come tema "le paure e le speranze del nuovo millennio", ha così riscosso un grosso successo. Molte le personalità presenti sedute in prima fila, tra cui il sindaco Luigi Rosa. 
Il Cardinal Dionigi, in un discorso di un’ora circa, ha così affrontato diverse problematiche, basando la propria oratoria sull’ambivalenza di diversi aspetti del mondo di oggi. «La mia riflessione sulla globalizzazione è molto sofferta – ha spiegato Tettamanzi – ci troviamo di fronte a un fenomeno ambivalente che ha i suoi aspetti negativi e positivi e che è impossibile fermare. Come cristiani dobbiamo essere favorevoli alla globalizzazione se umana e umanizzante. Ma è anche un fenomeno che, se sfruttato per fini economici, può far aumentare diseguaglianze ed emarginazioni».
Altro argomento affrontato dal Cardinale è stato quello della ricerca scientifica. «Anche le biotecnologie sono un fenomeno ambivalente: da un lato le speranze terapeutiche, dall’altro l’ingegneria genetica alterativa, quella con cui si vuole creare un nuovo tipo di uomo». 
Tettamanzi ha quindi concluso il proprio discorso cercando una direzione in questa ambivalenza e tornando al tema della serata sulle speranze e sulle paure: «tutti noi dobbiamo diventare dispensatori di speranza nel mondo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Novembre 2002
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