Dipendenti del pubblico impiego in piazza come le tute blu
Proclamata una giornata di sciopero per venerdì 13 dicembre. Concentramento in Piazza Monte Grappa alle 9
In piazza come le tute blu. Come non succedeva da 18 anni. I dipendenti del pubblico impiego hanno deciso di rompere gli indugi e dopo mesi di trattative a vuoto per il rinnovo del contratto di lavoro, venerdì 13 dicembre faranno sentire la loro voce. Ad incrociare le braccia per otto ore saranno più di un milione e mezzo di dipendenti pubblici appartenenti a quattro categorie: sanità, enti locali, ministeriali e parastatali. A Varese i dipendenti in sciopero si concentreranno in Piazza Monte Grappa alle 9 e poi, tutti insieme, porteranno la contestazione davanti alla Questura. L’obiettivo dell’agitazione, si legge nel volantino, distribuito da Cgil, Cisl e Uil, è quello di «garantire le risorse necessarie ad assicurare i rinnovi contrattuali, nel rispetto degli accordi sottoscritti a luglio ’93 e nel febbraio scorso e nel pieno rispetto degli accordi e degli impegni assunti dal Governo a tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni». «Possiamo spiegarla in molti modi questa decisione di scendere in piazza – dice Paolo Bursich Vieri segretario della Funzione Pubblica della Cgil – Ma poiché la trattativa è stata lunga ed è molto complessa forse basta sintetizzare dicendo che il Governo vuole tagliare le risorse destinate alla contrattazione integrativa e allo sviluppo professionale dei lavoratori. Tagli che, tradotti in lire, in alcuni casi possono anche essere di 450 mila lire lorde al mese. Passi avere un contratto scaduto ormai da quasi un anno ma parlare addirittura di decurtare gli stipendi in essere, è davvero inaccettabile». «Questo Governo ritiene che il pubblico impiego sia una palla al piede? – continua Bursich Vieri – La nostra risposta sarà forte e la nostra presenza visibile come mai da molti anni a questa parte». |
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