Regione, Provincia e Aipo in soccorso della zona del Tresa
La Provincia convoca il tavolo dell'emergenza: la prossima settimana incontro col Magistrato del Po. Danni del maltempo: già appaltati i lavori a Folla di Malnate e all'Alpe del Tedesco
La Regione Lombardia verifichi lo stato iderogeologico dell’area lungo la Tresa, l’Aipo (l’ex Magistrato del Po) indichi quali interventi si devono adottare per consolidare gli argini del fiume e la Prefettura coordini tutti gli enti che, con le autorità svizzere, devono intervenire per ricostruire una "fetta" di territorio che la violenza delle precipitazioni ha ferito in modo grave.
In un incontro, sollecitato dalla Provincia e svoltosi alla presenza del Prefetto di Varese Guido Nardone, si è tracciato un primo bilancio degli interventi necessari per ripristinare una situazione di normalità dell’Alta Provincia, nelle Comunità Montane della Valceresio, Valganna-Valmarchirolo e Valli del Luinese, le zone più colpite dal maltempo.
All’incontro erano presenti anche i sindaci dei comuni nei quali i danni sono stati più rilevanti e tecnici della Protezione civile con l’assessore provinciale Christian Campiotti e il suo collega di giunta e responsabile della Viabilità, Carlo Baroni.
Quello promosso dalla Provincia non è stato un incontro interlocutorio, ma un vero e proprio "tavolo" per la gestione dell’emergenza. Circostanza che ha ricevuto – ricorda l’assessore provinciale al Bilancio e alla Protezione civile, Campiotti – l’elogio della Prefettura per la tempestività dimostrata da Villa Recalcati nell’archiviare l’emergenza per pensare alla ricostruzione.
La prima richiesta avanzata dalla Provincia è che la Prefettura coordini gli enti per riportare la situazione a normalità lungo la provinciale 61, su cui la furia delle acque della Tresa si è rivelata più distruttiva. L’Aipo dovrà occuparsi degli argini del fiume che in diversi punti devono essere ricostruiti o rinforzati. La Regione Lombardia dovrà predisporre interventi per la verifica dello stato idrogeologico del terreno, la Provincia ricostruire all’altezza di Cremenaga la strada che da Porto Ceresio raggiunge Luino e la cui importanza ai fini dei collegamenti non solo provinciali (la strada "incrocia tre valichi con la Svizzera, Porto Ceresio, Ponte Tresa e Ponte Cremenaga) è evidente.
«Lavori che richiederanno del tempo – ammettono Campiotti e Baroni – anche perché questo intervento non sarà ‘tampone’ ma dovrà ridisegnare il tracciato della strada alla quale andrà garantita ogni forma di sicurezza«.
«Nel frattempo la Provincia – sottolinea l’assessore al Bilancio – è disposta ad accollarsi le spese di asfaltatura della strada comunale Cadegliano-Avigno-Cremenaga, una volta che i geologi avranno garantito il transito senza rischi di cedimenti del terreno».
Tra gli altri interventi da compiere, c’è il monitoraggio costante dell’area lungo il corso del fiume, individuando anche le eventuali faglie di frana che potrebbero rovinare a valle invadendo il letto del fiume. Come " extrema ratio" si sta pensando di realizzare (come hanno fatto in Ticino) "un sistema di allertamento e di eventuale evacuazione delle popolazioni".
«Oggi programmiamo gli interventi di recupero – commenta Marco Reguzzoni, presidente della Provincia – ma non possiamo dimenticare il grande lavoro svolto, nei giorni più difficili, dalla Protezione civile». Anche dall’assessore Campiotti parole d’elogio ai volontari: «I ragazzi della Valganna-Valmarchirolo hanno investito energie senza risparmio. Meritano un pubblico riconoscimento».
La prossima settimana intanto, Villa Recalcati avrà un incontro con i tecnici dell’Aipo per accelerare i tempi dei lavori di ripristino dell’area del Tresa. Sono invece già stati appaltati i lavori per consolidare la Malnate-Cantello-Gaggiolo (250 mila euro di pesa e due mesi di interventi) e per la Cuasso-Alpe del Tedesco (100 mila euro di spesa e due-tre settimane di lavori).
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