Torna la bufera sulla ex colonia elioterapica

Dopo l’esposto presentato nei giorni scorsi alla Procura della Repubblica, ora anche la richiesta delle minoranze di convocare un consiglio comunale ad hoc per trattare la questione

La colonia elioterapica "ex Roncoroni" di Gavirate torna ad animare i consigli comunali. E lo fa di prepotenza, a suon di esposti alla Procura della Repubblica, come quello risalente a qualche settimana fa, con cui alcuni cittadini hanno denunciato presunti abusi edilizi che hanno portato all’abbattimento dello storico edificio.
Ora un nuovo polverone viene sollevato sullo storico edificio "sparito", perché abbattuto, nell’estate scorsa. Ad attaccare la maggioranza col pretesto delle minori entrate di bilancio – la serata dell’ultimo consiglio comunale era difatti votata alla discussione dei conti comunali, con gli assestamenti di bilancio – il consigliere Francesco Cassani, indipendente del gruppo Lega Nord, il quale ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale ad hoc con all’ordine del giorno proprio la discussione sulla ex colonia elioterapica. A scatenare l’interesse di Cassani due questioni. In primo luogo la multa che il comune di Gavirate ha elevato alla ditta che si occupava dei lavori al momento dell’abbattimento della struttura, avvenuto lo scorso agosto e in spregio al piano regolatore e alla concessione edilizia, che presupponeva una semplice ristrutturazione. «C’è una bella differenza per le entrate comunali – ha spiegato il consigliere – tra il comminare una sanzione di 4.000 euro, o, magari, un analogo provvedimento con qualche zero in più». Altro punto, la base d’asta con cui la colonia è stata posta in vendita, poco meno di un miliardo e duecento milioni delle vecchie lire, quando in realtà, sempre secondo il consigliere, da stime di mercato l’area valeva svariati miliardi. A sostenere le tesi di Cassani anche la collega, Rosalia Gallo anch’essa indipendente nel gruppo del Carroccio, e il centro sinistra di Gavirate, che per bocca dello stesso capogruppo Gianni Focchi ha appoggiato l’idea di un consiglio comunale sulla ex colonia.
Dal canto suo l’amministrazione ha schierato in consiglio comunale l’architetto Monte a capo dell’ufficio tecnico di villa De Ambrosis che è intervenuto più volte. Lo stesso sindaco Alberio ha risposto alle osservazioni di Cassani giustificando la questione dell’alienazione come approvata dal consiglio comunale, per di più nella primavera dell’anno scorso. «Fu la stessa assemblea cittadina ad approvare l’alienazione della ex colonia – ha affermato Alberio. Ricordo che alcune eccezioni vennero mosse circa la destinazione dell’immobile, ma nessuno si lamentò dell’importo relativo alla base d’asta».
Sembra comunque che la questione dell’ex colonia elioterapica non debba fermarsi in consiglio comunale. I consiglieri Gallo e Cassani, infatti, oltre alla richiesta di un nuovo consiglio sulla questione hanno chiesto un’audizione presso la Procura della Repubblica in veste di persone informate dei fatti.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Dicembre 2002
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