Alma Pizzi vince il premio di giornalismo “Mercede Mandula”

Varese – Quinto riconoscimento per la giornalista varesina grazie ad un testo inedito sul federalismo

Ad Alma Pizzi, nota firma del giornalismo varesino, è stato assegnato il I premio “Mercede Mundula”, sezione giornalismo; un concorso che è stato indetto in occasione del 50° anniversario della morte della poetessa cagliaritana. Due le sezioni, quella letteraria e quella dedicata al giornalismo. Alma Pizzi ha ottenuto il premio grazie ad un articolo inedito – questa era la condizione per partecipare, oltre a quella di scrivere un testo in italiano o in sardo – sul tema del federalismo.
Da molto tempo la giornalista è impegnata sul territorio con indagini a tutto campo con più frequenti focalizzazioni su temi quali l’economia, la sanità e sopratutto le nuove dinamiche legate all’università.
«In realtà stavo già preparando un testo sull’argomento federalismo per un’altra rivista», commenta la Pizzi, «ma erano anni che non partecipavo ad un premio (ne ha già vinti 4 in passato ndr) e ho pensato potesse essere una buona occasione. Ho ridotto il testo a tre cartelle, l’ho spedito e mi è andata bene».
Se il testo doveva essere inedito, anche l’ottica con cui viene affrontato l’argomento federalismo ha molto aspetti nuovi.
«Ho cercato di ribaltare l’ottica usuale con cui si interpreta questo concetto; la piramide per cui dall’idea di Stato si scende via via verso le regioni, le province, i comuni e così via. Per me il federalismo muove dall’individuo come singolo, che poi si aggrega in forme minime, nella famiglia, nella scuola. Il singolo cittadino fa già politica in queste forme. È da qui che bisogna partire per trovare le vere ragioni del federalismo e poi allargarsi alle forme giuridiche e istituzionali che conosciamo. Ho citato altri studi che muovono da queste premesse».
Inedito, o meno noto, è anche in qualche modo il background da cui muove la riflessione della giornalista sul tema: «In realtà da anni partecipo ad un movimento che si chiama “Movimento politico dell’unità”: si tratta di un gruppo di lavoro trasversale che unisce in sé numerosi politici di diverse aree politiche. Ci troviamo ed elaboriamo dei tavoli di lavoro, confidando che le differenze partitiche si possano superare da una stessa visione etica della politica. L’unità nella differenza, appunto».
Qualche esempio? La legge sulla fecondazione assistita è stata votata al parlamento in modo non univoco dalle forze politiche; una trasversalità dovuta anche al dibattito sostenuto da “Movimento politico dell’unità”. La stessa legge sulla famiglia approvata dalla Regione Lombardia ha avuto in questo gruppo un laboratorio trainante.
Il premio verrà assegnato a Cagliari il 29 aprile prossimo. Fino ad allora l’articolo vincitore rimane top secret.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Aprile 2003
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