I sessantasei licenziati protestano davanti ad Air Europe

Si sono riuniti davanti alla sede dell’Air Europe i rappresentanti dei 66 lavoratori dalla compagnia aerea che hanno ricevuto pochi giorni fa la comunicazione di licenziamento: per 49 di loro si tratta della seconda volta in pochi mesi, ed è giunta dopo le proteste dei lavoratori che chiedevano il rispetto degli accordi presi tra febbraio ed aprile. «Accordi in cui avevamo accettato il contratto proposto dall’azienda – spiega Rita Brizzaldi, rappresentante dei lavoratori Air Europe – e che quindi ci stupisce che non mettano in atto. Anche se in verità il problema nostro è che ormai siamo tutti iscritti al sindacato, e non ci vogliono più nel nuovo gruppo Volare»

Una nota della società ha precisato che «nei mesi scorsi molti piloti e assistenti di volo (ndr: non quelli licenziati, ovviamente) hanno scelto di salvaguardare il proprio posto di lavoro, entrando in Volare Airlines, l’altra compagnia del gruppo Volare». Ma a queste affermazioni i lavoratori si oppongono: «Innanzitutto, passare a Volare non era automatico. Bisognava fare delle selezioni. Alcuni di noi sono andati disciplinatamente a farle, e il risultato è stato che sono risultati non idonei. Dopo avere comunicato di essere iscritti al sindacato».

Il braccio di ferro tra azienda e dipendenti comunque continua: martedì a Malpensa, presso il Terminal 1, è prevista una manifestazione di solidarietà a cui parteciperanno i rappresentanti delle altre compagnie aeree e della SEA «Per mostrare come Malpensa – conclude la Brizzaldi -, che doveva essere una fabbrica inesauribile di posti di lavoro, si sia rivelata un grande boomerang»