Il Pirellone “lavora poco” e il centrosinistra insorge
«L'incapacità della maggioranza paralizza il consiglio regionale»
«Un consiglio paralizzato dai veti incrociati della maggioranza e dallo strapotere della giunta». È questo il senso della denuncia presentata da Fiorenza Bassoli (Ds) e Giuseppe Adamoli (Margherita), componenti dell’opposizione dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale lombardo.
Sono stati i due consiglieri del centrosinistra ad illustrare con dati e tabelle la produttività dell’istituzione legislativa della Lombardia.
I numeri presentati alla stampa rivela, secondo l’opposizione, un profondo stato di malessere. «Tra la sesta e la settima legislatura il numero di sedute è diminuito del 48 percento e i tre quarti delle interrogazioni e interpellanze non ottengono risposta» si legge in una nota. Se si guardano i numeri del rapporto redatto sull’attività del consiglio regionale, infatti, su 253 interrogazioni e interpellanze presentate solo 62 hanno avuto un esito. In pratica il 75 percento non ha avuto risposta.
Decine di nomine di competenza del consiglio sono scadute da tempo e, tra quelle effettuate, più di otto su dieci sono state decise direttamente dal presidente del consiglio, sostituendo l’assemblea inadempiente. Restano così senza consiglio di amministrazione enti come Federfidi o la Lombardia informatica. Su 103 nomine inoltre solo 18 sono state fatte dal consiglio, mentre 85 sono arrivate direttamente dal presidente del consiglio Attilio Fontana.
Sul fronte legislativo la situazione non è migliore. Ogni 100 leggi approvate meno di quindici sono quelle di esclusiva iniziativa consiliare. Su 5017 emendamenti presentati, il 95 percento è stato proposto dalle opposizioni e il 2 percento dalla giunta e il resto dalla maggioranza. Sempre su 5017 emendamenti ne sono stati approvati 165, di cui 82 della giunta, 25 della maggioranza e 58 della minoranza. Sono stati accolti quasi l’82 percento degli emendamenti proposti dalla giunta, il 30 percento dalla maggioranza e l’1,2 percento della minoranza.
Fiorenza Bassoli, presentando questi risultati, ha sottolineato che «questi dati mettono in evidenza come si sia colpito il ruolo del consiglio come luogo della rappresentanza degli interessi di tutta la popolazione della Lombardia».
Giuseppe Adamoli ha aggiunto che «la maggioranza, che è tutta impegnata in conflitti interni, non si preoccupa per nulla di contrastare il progressivo svilimento del consiglio regionale. Le leggi e i provvedimenti di qualità sono sempre meno e lo statuto, che avrebbe dovuto porre rimedio a questi guasti, è ancora lontano dall’essere elaborato a causa dell’incapacità della maggioranza di proporre alcunché».
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