Ospedale vicino e 118 efficiente hanno salvato la vita al Senatùr
Varese – Soddisfazione da parte dei vertici dell'ospedale sulla gestione dell'emergenza
Un ospedale a cinque chilometri e un servizio ambulanze che funziona, come in molti altri casi analoghi, hanno fatto la differenza tra la vita e la morte. Non è dato di sapere quali fossero con precisione le condizioni di Bossi al momento del ricovero, ma certo si trattava di un caso grave, che in assenza di uno dei due fattori determinanti – la rapidità dei soccorsi e la vicinanza dell’ospedale – avrebbero probabilmente peggiorato il quadro clinico generale.
L’ospedale di Cittiglio è risultato così determinante per prestare le prime cure a Bossi: era infatti un rischio di non certo trascurabile l’avventurarsi direttamente su Varese con le condizioni meteo di ieri mattina, che hanno reso necessario l’impiego di staffette delle forze dell’ordine che hanno assicurato strada all’ambulanza. Questo, assieme alla presenza sul mezzo di soccorso di ben due rianimatori e un cardiologo (di solito è un solo medico che si occupa del paziente), sono stati gli unici fattori – di non poco conto – in più impiegati per seguire il paziente “eccellente”.
Certo anche l’impiego di esperti soccorritori della zona – nell’equipaggio erano presenti un autista di Gemonio e un soccorritore di Cocquio Trevisago, che conoscevano perfettamente il tragitto, entrambi dipendenti della Croce Rossa Italiana al servizio del 118 – ha assicurato un intervento rapido.
Un dato confermato dallo stesso direttore dell’azienda ospedaliera di Circolo Roberto Rotasperti. «Confermo la tempestività dei soccorsi e la corretta gestione da parte del 118 del servizio – spiega Rotasperti . La centrale operativa ha fatto bene a puntare subito su Cittiglio, dove il paziente è stato stabilizzato, per poi disporre il ricovero urgente a Varese. Questo dimostra come l’intera rete abbia funzionato al meglio anche sotto una seria nevicata e col traffico in tilt». Parole simili a quelle del responsabile sanitario dell’ospedale di Circolo, in cui rientra anche la struttura di Cittiglio, che ha descritto il nosocomio della Valcuvia come “determinante” nella gestione dell’emergenza cardiaca di Bossi.
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