Rapine nelle farmacie, sgominata la banda della Uno bordeaux
Varese – Una coppia di pregiudicati tossicodipendenti operava almeno da gennaio rapinando anche lavanderie per magri bottini
Il 20 gennaio scorso avevano rapinato la farmacia di Gazzada; il 27 gennaio quella di Morazzone, poi hanno preso di mira Castronno, Oggiona, Besnate, Cazzago Brabbia, con cadenza quasi settimanale. Da almeno due mesi seminavano il terrore lungo un asse geografico preciso, tra Gazzada e Gallarate.
Rapine, almeno 8, a farmacie e in qualche caso lavanderie; in coppia, all’orario di chiusura, con passamontagna sul volto, un fucile a cannemozze, un coltello e un auto, una fiat 1 bordeaux per la fuga. Ieri sera l’ultima; alle 19 si sono presentati alla farmacia di Cazzago Brabbia, già svaligiata il 23 febbraio scorso. Stesso copione, stesso bottino meno di 500 €.
Ma rispetto alle precedenti, la Questura di Varese in collaborazione con i commissariati locali aveva già pronto un piano di intercettazione e controllo. È stata una pattuglia del commissariato di Gallarate ad intercettare l’auto in largo Mozart a Gallarate. La trappola si è tesa dopo le 21 e la coppia è stata bloccata. Nella perquisizione nell’abitazione di uno dei due uomini sono state prove indiziarie sufficienti per collegarli direttamente alla rapina di ieri sera ed ad almeno altre 7 succedutesi con frequenza quasi settimanale a Gazzada, Morazzone, Castronno, Albizzate, Oggiona Santo Stefano (due volte nella stessa farmacia) Cazzago Brabbia, Besnate e Gallarate.
Una coppia di piccolo cabotaggio, ma spavalda: finiti i colpi nascondevano la Uno bordeaux in ampio parcheggio di una zona popolare di Albizzate, rendendo difficile la sua individuazione. I passamontagna sono due maniche di maglione riadattate, la droga trovata loro in possesso probabilmente è destinata ad uso personale. Inquieta invece il fucile a canne mozze, con le canne e il calcio limati per renderlo più facilmente occultabile e sul quale sono incorso indagini per capirne la provenienza.
L’operazione è stata presentata questa mattina in Questura alla presenza del questore, del dottor Novati e di Giovanni Broggini, dirigente del commissariato di Gallarate. Ed è il frutto di attività congiunta di vigilanza e repressione resa possibile anche da pattuglie ulteriori fornite dal ministero degli Interni.
Lo sforzo congiunto ha reso possibile attivare in tempi rapidi, dopo l’ennesimo allarme dato ieri sera, di un sistema di posti di blocco e di controllo.
Prove evidenti legano la coppia alle ultime tre rapine. Secondo gli inquirenti è però assolutamente plausibile per modalità di azione ascrivere ai due, Leonardo Quarato, 45 anni di Albizzate e al complice Paolo Altieri 29 anni di Albavilla, in provincia di Como, ma senza fissa dimora, almeno 8 rapine da gennaio ad oggi. In corso altri accertamenti sul territorio del comasco, dell’altomilanese e del novarese per verificare eventuali casi di rapine con medesime modalità.
I magri bottini delle rapine, una media di 500 €, fanno ritenere che i due, tossicodipendenti e pregiudicati per uso di stupefacenti e danni al patrimonio, operassero con l’intento di recuperare liquidi per la droga. I due uomini sono attualmente rinchiusi nella casa circondariale di Busto Arsizio.
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