C’è voglia di partecipazione
A mio parere l’affermazione di Vendola in Puglia non è un segno del cambiamento, bensì una conferma della richiesta di partecipazione che ormai da tempo la società civile ha avanzato.
I milioni di italiani che, negli ultimi tre anni, sono scesi in piazza per esprimere il proprio dissenso nei confronti delle politiche del governo Berlusconi, hanno contemporaneamente manifestato la volontà di partecipare alla vita politica del paese, senza limitarsi a fornire deleghe al momento del voto.
Le elezioni primarie sono probabilmente la risposta più immediata che si possa fornire a questa domanda, soprattutto nel momento in cui, com’è avvenuto in Puglia, rappresentano concretamente la possibilità di scegliere i candidati.
I partiti politici tendono invece a frenare rispetto al tema delle primarie, poiché si vedono costretti a sottoporre i propri candidati all’approvazione degli elettori o, peggio ancora, al confronto con dei candidati alternativi. Le primarie rappresentano per i partiti una perdita di potere, e vanificano quelle pratiche così indigeste alla gente, quelle trattative tra segretari che a volte sfociano in candidature di illustri sconosciuti, spesso privi di alcun legame con le realtà locali che si propongono di rappresentare.
Le primarie vanno però viste come una straordinaria occasione per mobilitare gli elettori, per far conoscere i candidati, per equilibrare il potere mediatico di cui oggettivamente la destra dispone, e possono riavvicinare partiti e società civile.
Le primarie sono una dimostrazione di democrazia per Berlusconi e per la destra.
I partiti hanno subito le primarie in Puglia, malgrado ciò si è registrata una grande partecipazione dei cittadini e Vendola ha beneficiato di un’esposizione mediatica che altrimenti non avrebbe mai avuto. È stata la reazione dei partiti che purtroppo ha annullato questo effetto positivo.
Cosa sarebbe successo se le elezioni primarie si fossero tenute anche in Lombardia?
Sarfatti non sarebbe un candidato sconosciuto alla maggioranza di cittadini, si potrebbe sfruttare la mobilitazione degli elettori in una campagna elettorale tutta in salita, si potrebbe contrastare quell’astensionismo con il quale molti sono orientati a punire le continue beghe tra partiti. Chissà, magari gli elettori avrebbero scelto diversamente dai partiti e i DS si troverebbero controvoglia un loro iscritto, Agostinelli, candidato alla presidenza della Lombardia.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Fabrizio Tamborini su Elly Schlein a Varese: “È una vergogna che prosegua l’occupazione di Gaza, e il silenzio del governo Italiano è complicità”
Felice su Latitante 20enne arrestato a Saronno dai Carabinieri: era evaso dai domiciliari
PaoloFilterfree su Brutale pestaggio in centro a Varese. La testimonianza di un cittadino
Felice su Sabato è il giorno di Va Live Pal: musica, arte e impegno civile ai Giardini Estensi di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.