Un anno da dimenticare per gli alberghi ticinesi
E’ quanto risulta dall’analisi del IV trimestre a cura dell’Ustat
Il quarto trimestre ha raffreddato le speranze alimentate durante la bella stagione e ha decretato una chiusura d’anno in toni assai dimessi sia tra gli albergatori che tra i ristoratori Le uniche note positive del trimestre giungono dagli albergatori del Ceresio.
Secondo le prospettive espresse dagli operatori non saranno i primi tre mesi dell’anno a segnare l’avvio della tanto attesa ripresa del settore. Si prevede piuttosto una sostanziale stabilità.
Il turismo ticinese nel quarto trimestre dell’anno ha fatto segnare risultati e performance a tinte grigie, ribaltando una situazione e un andamento che nel terzo trimestre avevano acceso qualche speranza di uscita dall’estenuante periodo di risultati deludenti. Ad una valutazione di stabilità annua della situazione reddituale di alberghi e ristoranti ticinesi hanno fatto da contraltare negativo un volume di attività (pernottamenti negli alberghi rispettivamente bibite e pasti serviti nei ristoranti) ancora in lieve calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e una variazione annua della cifra d’affari di -2,4% (contro -1,2% del trimestre precedente e -7,5% dell’ultimo quarto 2003). Oltrettutto sono cresciuti i saldi a favore di chi ritiene eccessivi gli occupati e l’infrastruttura d’esercizio rispetto a chi li ritiene insufficienti.In termini di zone turistiche,se tre mesi orsono il commento ai dati titolava "Soddisfazione negli alberghi locarnesi", le cifre di questo ultimo periodo del 2004 sembrano dimostrare la fragilità di quei risultati.
Gli intervistati della zona del Verbano segnalano volume di attività in netto calo e una variazione annua della cifra d’affari che dal +3,7% dello scorso trimestre passa a un -0,7%. Di fronte ad andamenti simili nelle cosiddette altre zone,dove la cifra d’affari addirittura decresce di -4,9%, la situazione nella zona del Ceresio appare rosea: volume di attività in lieve crescita annua e cifra d’affari a +3,5%. Unanimità tra le zone nel decretare un’infrastruttura in esubero e una situazione reddituale che risulta migliore o uguale (altre zone) rispetto ad un anno prima.
Le prospettive relative al volume di attività per i primi tre mesi del 2005 migliorano, andando a decretare una previsione di sostanziale stabilità.In termini di zone emerge la contrapposizione tra un certo ottimismo degli esercenti e albergatori locarnesi un certo pessimismo nelle altre due zone. Alberghi in grado di confermare gli incoraggianti risultati pernottamenti è tornato a denotare una variazione annua lievemente negativa,per un grado di occupazione delle camere che dal 63% è sceso al 35%.Simile inversione di tendenza segnare un tasso di variazione di +0,1% (-0,1% in termini lisciati). Solo la variazione della situazione reddituale rimane positiva,mentre crescono i saldi di chi giudica eccessiva l’infrastruttura minore, gli occupati.
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