«Basta revisionismi, Craxi rievoca uno dei periodi più tristi della Repubblica»

Il gruppo dirigente provinciale dell'Italia dei Valori contesta il Comune di Milano, che ha dedicato una targa al leader socialista, e replica alle parole della figlia.

Le esternazioni di Stefania Craxi, legittime dal suo punto di vista ma in antitesi con la verità provata dai fatti e la decisone presa dalla Giunta Comunale di Milano che ha deliberato la posa di una targa commemorativa in ricordo di Bettino Craxi presso gli uffici comunali di piazza Duomo 17 a Milano, impongono una nostra riflessione.

 

Le targhe commemorative dovrebbero portare nomi di insigni cittadini di grande spessore morale che hanno difeso i principi dello stato di diritto sui quali si fonda ogni democrazia.

Nel caso in questione si intende commemorare uno degli artefici del periodo più triste della nostra Repubblica Democratica dove rimane solo il ricordo di un sistema di corruzione e di saccheggio sistematico di risorse pubbliche del nostro Paese che ci ha portato al disastro economico dei nostri giorni.

 

Se veramente si vuole chiudere qualsiasi polemica bisogna smetterla di modificare la verità storica; o si ha il coraggio di dire come realmente sono andate le cose, come dimostrato dai fatti e dai documenti processuali, o si smette di parlarne.

 

Concludiamo con l’augurio che tutti i partiti dell’Unione sappiano prendere una chiara ed inequivocabile posizione sulla “Questione Morale” che non può ammettere compromessi, neppure in funzione di strategie politiche.

Contro il Fascismo e il Terrorismo delle Brigate Rosse si è vinto grazie alla coesione convinta e coerente di tutte le componenti democratiche del Paese; anche la guerra contro la disonestà in politica la si può vincere, basta volerlo veramente.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Luglio 2005
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