Come un buttero… nella maremma vedanese

Aperte all'Arca del Seprio le iscrizioni per il corso sulla monta da lavoro italiana, un viaggio alla scoperta delle antiche tradizioni della doma del cavallo

Come si usano la bardella e il capezzone? E qual è l’approccio giusto con camarra, mazzarella e lacciara?Ma soprattutto: cosa sono?
A svelare cosa si cela dietro questi termini bizzarri, un corso davvero singolare, in programma all’inizio di settembre all’Arca del Seprio onlus, centro ippico specializzato nella riabilitazione equestre che da qualche tempo ha trovato casa nell’area dell’antica fornace di Vedano Olona, ai bordi del Parco Pineta. Qui la Uisp-Lega attività equesti in Lombardia, organizza uno stage intitolato "Alla scoperta della Monta da lavoro italiana", ovvero: come prepara il cavallo e come cavalca un vero buttero maremmano.
Il docente sarà Manlio Fani, uno degli ultimi depositari della doma italiana da lavoro, che svelerà ai partecipanti le tradizioni equestri e culturali della Maremma. Tradizioni affascinanti che ogni anno inducono Manlio (che è anche presidente dell’Accademia italiana monta da lavoro) ad affrontare l’esperienza di un viaggio ormai unico in Italia: la transumanza di una mandria di circa 130-140 cavalli.

"Manlio – spiegano gli organizzatori del corso – ci riproporrà quello che i suoi “avi” gli hanno tramandato. Ci spiegherà e insegnerà le basi della doma e dell’addestramento della monta da lavoro secondo i concetti che scandiscono la giornata del buttero e del cavalcante della Maremma laziale. Il corso sarà ricco di contenuti sugli aspetti della psicologia equina grazie all’esperienza di un docente che vive quotidianamente a contatto con così tanti cavalli in libertà. Uno spazio verrà dedicato anche alla tecnica d’uso della lacciara, attrezzo indispensabile nel lavoro con animali bradi, alle bardature e ai finimenti e al loro utilizzo. Si comincerà a prendere confidenza con la bardella (sella da lavoro) in riprese a cavallo alle tre andature".

Il corso impegnerà i partecipanti per tre giorni, da venerdì 2 a domenica 4 settembre, durante i quali alle "lezioni" si alterneranno dimostrazioni pratiche, lavoro con i cavalli, pause pranzo all’aperto. Il costo del solo corso è di 210 euro a partecipante e non è richiesta una particolare abilità equestre.La prenotazione è necessaria, perché i posti disponibili sono solo 12. Per le iscrizioni, così come per ogni altra informazione contattare la segreteria ai numeri telefonici 0331 962186 o 339 6117095.

PROGRAMMA

Venerdì 2 settembre
ore 9,00: Presentazioni, breve esposizione dei contenuti dello stage e sua finalità, descrizione dei finimenti e delle attrezzature utilizzate dai butteri e loro impiego ( bardella, testiera con morso maremmano, camarra, mazzarella, bisacce, lacciara).
Vestizione del cavallo, dimostrazione da parte di Manlio, spiegazione della tecnica di monta, cosa deve saper fare un cavallo da lavoro. La sessione finisce facendo montare i partecipanti per prendere confidenza con la bardella.
ore12,30: pranzo
ore 14,00: Tecnica di utilizzo della lacciara, prove pratiche con animale in movimento.Come si avvicina un puledro per la prima volta, come gli si fa accettare la sella per la prima volta.

Sabato 3 settembre
ore 9,00: Insellaggio e lavoro in piano, uso corretto della briglia e dei vari finimenti.
ore 12,30: pranzo
ore 14,00: Discussione e chiarimenti con i partecipanti.
ore 16,00: Breve approccio alla monta da lavoro con suggerimenti e consigli da parte di Manlio Fani.

Domenica 4 settembre
ore 9,00: Come si lavora il cavallo, uso pratico del capezzone, della camarra, come si  prepara il capezzone maremmano, breve dimostrazione.
ore 12,30: pranzo
ore 14,00: Psicologia  del cavallo, il suo comportamento nel branco, le gerarchie, il perché dei suoi atteggiamenti. Considerazioni finali dei partecipanti, chiarimenti, consegna attestato di partecipazione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Agosto 2005
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