Acli, ieri e oggi dalla parte della gente

Con l'incontro di oggi, venerdì 30, le Acli aprono i tre giorni dedicati al Sessantesimo

Un ponte tra passato, presente e futuro: questo ha voluto essere l’incontro di oggi delle Acli, che al De Filippi hanno dato il via ai tre giorni di festa per il sessantesimo dalla nascita del patronato con la conferenza "Le Acli dalla parte della gente – I servizi delle Acli di fronte alle trasformazioni del welfare".

Un’ambientazione sfumata di ricordi, con le foto di tutta una vita dell’associazione e i simboli che la contraddistinguono (la croce, la spiga di grano e il badile incrociati, l’incudine) hanno fatto da cornice alle riflessioni dei relatori aperte dall’intervento di Ruffino Selmi, Presidente Provinciale delle Acli, che ha sintetizzato l’obiettivo della tre giorni nella volontà di riflettere sul ruolo che le Acli intendono assumere all’interno dei cambiamenti della società, sia nella dimensione associativa sia nella dimensione dei servizi. «Compito delle Acli è non solo agire ma anche riflettere – queste le parole di Selmi – e creare coesione tra la gente. I nostri servizi hanno la funzione di ‘sensori’: se aumenta il numero delle persone che ne hanno bisogno, significa che c’è qualcosa che non va nella società, e la risposta andrà cercata a livello associativo. Noi non crediamo alle statistiche, a chi parla sui numeri: Berlusconi rassicura sulla situazione economica del Paese, ma noi che siamo più vicini alla gente sappiamo che negli ultimi anni il numero di chi ricorre al banco dei pegni è raddoppiato».

Per Michele Consiglio, Vice Presidente Nazionale del Patronato Acli, è di vitale importanza fare memoria, riscoprire le proprie radici per poter ‘lanciare la freccia al futuro’: un progetto che passa attraverso la riflessione sui cambiamenti del welfare e sulle loro conseguenze, sull’individuazione di nuove frontiere, sul modo di attrezzare i servizi Acli in base ai compiti assegnati (anche a livello statale), su come i servizi si inseriscano all’interno dell’esperienza associativa (indispensabile la reciprocità tra le due dimensioni; anche le imprese sociali hanno bisogno di un’alimentazione etica). Consiglio ha compiuto un’analisi che l’ha portato a definire le tre grandi cause dello squilibrio sociale tra lavoro e welfare (non c’è più l’equilibrio tra pensionati e lavoratori): la fine dello sviluppo economico lineare progressivo, che soprattutto durante il boom degli anni ’60/’70 sembrava non dovesse avere mai fine; i grandi cambiamenti nel lavoro, in cui domina la flessibilità e, soprattutto per i più giovani, il "posto fisso" è ormai un miraggio; la crisi demografica, con sempre meno nascite e sempre più anziani, e un modello familiare in crisi. «La nuova frontiera delle Acli – conclude Consiglio – sta nella tutela dei diritti dei più deboli: non si può pensare di risolvere i problemi con contributi una tantum, bisogna riflettere seriamente e procedere anche in senso culturale; per esempio, nel caso della famiglia, pensare al tema del lavoro della donna».

Al centro dell’intervento di Roberto Oliva, Presidente di Caf Acli Nazionale, la flessibilità del lavoro «Il lato positivo dovrebbe essere quello di anticipare l’ingresso del lavoratore nel mondo del lavoro, ma non si può restare precari tutta la vita!» e le imprese sociali «I Caf sono stati criticati, in molti li hanno ritenuti una spesa statale inutile. In realtà hanno reso un grande servizio non solo ai cittadini ma allo Stato stesso».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 30 Settembre 2005
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.