Riforma del Titolo V: energia e infrastrutture restino allo Stato
La proposta firmata dalla senatrice Maria Pellegatta e Insieme con l’Unione- Verdi Comunisti Italiani
Il
dibattito in corso tra le forze politiche e sociali e nelle sedi istituzionali
sta individuando obiettivi concreti e determinando convergenze importanti.
Parti
del titolo V della Costituzione che
regola i rapporti tra lo Stato e il sistema delle autonomie vanno modificate.
La definizione delle competenze, alla
prova dei fatti, ha determinato paralizzanti conflitti , ingorghi
istituzionali, confusioni.
Allo
Stato devono essere attribuite le competenze strategiche in materia di grandi
infrastrutture e di politica energetica. Il nostro Paese deve procedere con
determinazione in un’azione di ripresa economica e sociale. I progetti delle
infrastrutture ( reti ferroviarie, autostradali, nodi logistici, sistema dei
porti e degli aeroporti) hanno una dimensione nazionale ed europea. La politica
energetica, essenziale per l’economia, deve essere impostata in modo
lungimirante.
La
competenza in materia di infrastrutture ed energia non puo’ essere gestita a
livello regionale, ma , secondo l’impostazione della Costituzione, con il
concorso delle autonomie locali.
Il
disegno del Governatore della Lombardia Formigoni di chiedere una sorta di
“statuto speciale” è dunque anacronistica, retrograda rispetto alla dimensione
europea e globale del tempi attuali.
Danneggia
anche la Lombardia che necessita ,
per il rilancio della sua economia,
del lavoro, della vocazione produttiva, del superamento dei ritardi
proprio nei campi delle infrastrutture e dell’energia.
Anche
nel campo dell’istruzione lo Stato non puo’ non esercitare un ruolo che gli
deriva dalla Costituzione e dalle
esigenze dell’oggi: è forse utile mantenere l’obbligo scolastico a 13 anni? Ed
è utile per i giovani ,e per le aziende che già oggi faticano a trovare tecnici
per le industrie, smantellare gli istituti tecnici e professionali?
La
“campagna d’autunno” serve per nascondere il fallimento della decennale gestione delle Destre in Lombardia. Localismi,
separatezze, ricerca di conflitti tra le istituzioni sono accompagnati da
populismo , da cattiva gestione delle risorse e da inerzia.
SollecitIamo
un incontro con le forze politiche del centrosinistra in Lombardia per dare impulso unitario all’iniziativa per la
rinascita della regione e per la sua
partecipazione al progetto di equità e sviluppo che caratterizza il
programma di governo dell’Unione.
Senatrice
Maria Pellegatta maria.pellegatta@senato.it
Insieme
con l’Unione- Verdi Comunisti Italiani
Segretario
regionale Partito dei Comunisti Italiani Lombardia
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