Aspesi e Reguzzoni, la campagna del fair play

Primo dibattito a villa Ponti tra i due candidati favoriti

Se tutta la campagna elettorale sarà sui toni del confronto Aspesi – Reguzzoni di ieri sera dovremo dare ai due candidati il premio fair play. Scenario Villa Ponti, arbitro l’ex sindaco Giuseppe Gibilisco , organizzatore "Liberamente politica", davanti ai due, una platea davvero folta, domande secche, toni  eleganti e concilianti. I due candidati si chiamano per nome e si vede fin dalla prime battute che si conoscono e probabilmente si stimano anche. I toni non salgono mai e ognuno presenta la proprie priorità con pacatezza: Reguzzoni punta su quanto ha realizzato finora e sulla sua competenza di amministratore, Aspesi batte sul tasto dell’ambiente e della conservazione del territorio.

E’ stato il primo di quattro confronti
che vedranno impegnati i candidati da qui al voto. Reguzzoni aveva chiesto regole condivise per la campagna elettorale per evitare estenuanti incontri senza capo nè coda. E’ stato accontentato, tanto che la decisione di "Liberamente politica" di invitare solo due contendenti è stata criticata dagli altri candidati. Ma fin qui è normale amministrazione. Meno scontato, invece, che centrosinistra e Cdl abbiano trovato due candidati che, marcano le diffrenze, certo, ma non riescono a litigare quasi su nulla.

Le sfumature emergono invece quando si parla di infrastrutture e Aspesi insiste, da sindaco di Cardano al campo, sulla necessità che Malpensa cresca con delle regole. Reguzzoni, quando gli si chiede quali siano le tre cose da fare per il futuro è perentorio: "Malpensa, Malpensa, Malpensa, il centro dello sviluppo di questa provincia". E punzecchia Aspesi sul fatto che la coalizione di centrosinistra contiene elementi che non gli faranno fare le opere pubbliche.

Aspesi lo attacca un po’ quando si parla di acqua e di come la Provincia ha gestito la formazione, ancora zoppicante, dell’autorità provinciale: "L’Ato non è stato approvato, in diversi comuni non c’è acqua, abbiamo fatto molte riunioni a parlare del nulla". Reguzzoni si tira fuori, spiega che l’Ato è costituito ma che è la segreteria tecnica con 14 sindaci che non trova l’accordo.

Si parla poi di rifiuti, scuole, ambiente, acqua, dighe, strade. Tutti temi concreti: Reguzzoni dà una soluzione, Aspesi propone una strada. Entrambi costruttivi. Due ore in relax.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Maggio 2007
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