Busto ama lo sport, non gli sportivi
La presa di posizione di un gruppo di atleti contro la gestione degli impianti cittadini
Egregio Direttore,
non sapendo più a quali Santi rivolgerci, e dopo aver fatto mesi e mesi di pressioni indirette sull’assessore allo sport Ivo Azzimonti (tramite la società sportiva alla quale siamo iscritti e tramite la ASSB), Le scriviamo questa lettera per segnalare una situazione ormai diventata esasperante per noi sportivi di Busto Arsizio.
Facciamo riferimento ai tantissimi podisti, nuotatori e triathleti “non più giovanissimi”, quelli che hanno terminato gli studi e praticano sport nel tempo libero, a livello amatoriale ma a volte anche agonistico, con grande entusiasmo e ottimi risultati personali.
Iniziamo con la pista di atletica: abbiamo la più bella pista di atletica della provincia, costata non so quanto ma sicuramente qualche centinaia di migliaia di euro, che è praticamente inutilizzata. O meglio, utilizzata solo da pochi eletti i quali, non si sa bene come, sono titolari esclusivi delle chiavi di accesso. Abbiamo richiesto decine di volte all’assessore Azzimonti di aprirla alla sera per lasciarla utilizzare agli sportivi di Busto e dintorni, così come fanno tutti, ma proprio tutti, i comuni limitrofi. Il risultato il seguente: per poter correre in pista dobbiamo recarci a Olgiate Olona, Magnago, Legnano, Nerviano, Gallarate, Parabiago, Samarate, insomma ovunque, ma non a Busto Arsizio.
Continuiamo poi con la piscina Manara: anche qui, stiamo parliamo senza ombra di dubbio del più bell’impianto natatorio della provincia di Varese. È un vero peccato che però da Sabato 26 maggio le persone che vogliano recarsi alla Manara per una semplice nuotata di un’ora debbano pagare un biglietto di ingresso di 11 euro, un’aumento del 100% rispetto al costo del biglietto di una settimana prima! Noi sabato eravamo presenti alla Manara; mai visto la vasca così vuota. Una trovata geniale dei vertici dell’Agesp, convinti che la Manara debba diventare forse un club privé e per i quali gli sportivi evidentemente rappresentano soltanto un fastidio.
Entrambi gli impianti sono pubblici, costruiti con i soldi dei cittadini! Probabilmente gli amministratori della nostra città si sono dimenticati che la città appartiene ai cittadini così come le sue strutture sportive, e che il fine ultimo del loro mandato siamo noi?
Distinti saluti
Marco Scapin, Alberto Brusa, Alessandro Capisani, Marco Caroli, Sarah Oro, Giulio Rocchitelli
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