Chiapparo: “Cari tifosi, ho sbagliato e mi merito la squalifica”

Il dirigente biancorosso, deferito fino al 26 dicembre, scrive ai lettori di Varesenews. "Ho perso l'autocontrollo, ma le vostre parole mi hanno fatto riflettere"

La lettera inviata a VareseNews dal nostro lettore Paolo Chinetti ha messo l’accento su un episodio accaduto a margine della partita persa dalla Cimberio contro la Scavolini (nella foto Romel Beck – www.simoneraso.com) dopo un tempo supplementare. Episodio che ha riguardato le proteste roventi verso gli arbitri da parte di Gianni Chiapparo, l’amministratore delegato della Pallacanestro Varese.
Chiapparo nel finale della partita è giunto sul parquet e ha continuato a inveire contro la terna arbitrale. Una protesta proseguita poi nei corridoi del PalaWhirlpool che è costata al dirigente biancorosso un’inibizione fino al prossimo 26 dicembre («per aver tenuto, a partire dalla metà del IV° periodo, un comportamento protestatario e offensivo nei confronti degli arbitri, atto a fomentare i tifosi locali; per aver invaso il campo di gioco provocando la temporanea sospensione della gara e per aver, al termine della gara, continuato ad offendere gli arbitri fino all’ingresso dello spogliatoio, scagliando contro gli stessi una giacca, senza colpirli») e una multa di 1.150 euro per invasione del campo di gioco. Altri 1.150 euro sono stati comminati alla società per gli insulti agli arbitri da parte del pubblico e «manifestazioni ispirate a odio e discriminazione razziale» riferite presumibilmente al coro sulla "squadra più bianca che c’è", tanto più idiota quando si hanno in squadra due giocatori di colore.
Alla lettera di Paolo Chinetti, Gianni Chiapparo ha voluto rispondere con un’altra missiva, che vi proponiamo integralmente qui di seguito.
(d. f.)

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Gentile Redazione ,
sig.Paolo Chinetti e commentatori tutti.

Purtroppo la mia violenta contestazione è stato un atto censurabile e negativo, ciò mi amareggia molto e mi porta a delle considerazioni che vi elencherò di seguito, non dopo aver comunque ringraziato chi ha scritto la lettera perchè è stata molto significativa . Capirete dal mio italiano che il mio stato d’animo è ancora in subbuglio, ciò mi permette di dire che il mio trascendere è stato indecoroso ed irrispettoso per la Società che rappresento e per riguardo dei veri sportivi.
Sono dispiaciuto ed amareggiato è inutile chiedere scuse che sembrerebbero di maniera, la squalifica che ho avuto è lunga e pesante, ma di più sono state le Vostre parole che come uomo di sport mi hanno colpito perchè vere e sincere.
Credo che dovrò riflettere molto sulla mia posizione, perchè comincia ad essere di peso a questa Società che amo ed allo sport in cui credo. Ho censurato la violenza negli altri e poi l’ho usata io , vuol dire che ho perso l’autocontrollo e la lucidità quindi la capacità per dirigere.
Spero di poter rimediare agli errori, lungi da me sottrarmi alle responsabilità, ho creduto nel programma estivo, vedo che risultati non ne arrivano, e proporrò alla proprietà ogni tipo di correttivo, non escludendo nessun tipo di avvicendamento, partendo dal mio.
 
Distinti saluti
Gianni Chiapparo

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Novembre 2007
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