Tra Roma e il Bangladesh, le nozze combinate di Licu

Il film di Vittorio Moroni sarà proiettato martedì 13 novembre alle 21, alla Sala consiliare di Sesto Calende. L'iniziativa è parte della rassegna Un posto nel mondo

Licu è nato in Bangladesh, è musulmano, ha ventisette anni e abita a Roma da sei, in una casa in affitto con altre otto persone. Da poco non è più clandestino e per vivere lavora dodici ore al giorno: magazziniere in un laboratorio tessile la mattina, cassiere in un negozio alimentare la sera. Capelli alla Elvis, camice griffate, tifoso della Roma, Licu sembra molto integrato. Riceve da sua madre le foto di una ragazza di diciotto anni; si chiama Francy ed è la sposa che la sua famiglia ha scelto per lui… Anche questo film, come il precedente Tu devi essere il lupo, è stato prodotto dal regista con il coraggioso sistema dell’autofinanziamento.

Il film Le ferie di Licu  di Vittorio Moroni (Italia 2006, 93′) con Md Moazzem Hossain, Fancy Khanam, Giulia Di Quilio sarà proiettato martedì 13 novembre alle 21, alla Sala consiliare di Sesto Calende. L’iniziativa è parte della rassegna Un posto nel mondo, il progetto nato per promuovere, attraverso il cinema e i linguaggi audiovisivi, una lettura della realtà eticamente impostata.

La serata di martedì 13 novembre sarà presentata da Giovanni Chinosi, presidente di "Cittadini del Mondo", l’associazione che gestisce lo Sportello immigrati dell’ambito territoriale che da oltre dieci anni promuove la Scuola di Italiano a Sesto Calende.

«Questo film porta a molte riflessioni – ha spiegato Chinosi -. Mette a confronto due culture, la nostra e quella del Bangladesh, apparentemente diverse ma con tanti aspetti in comune. Fa pensare alla difficoltà di chi si deve integrare in un paese lontano dal proprio ma anche a situazioni e sentimenti molto comuni, prima fra tutti la solitudine».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Novembre 2007
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