Agusta ferma. Il richiamo di Fiom e Fim alla Uilm
Più di duecento persone fuori dalla fabbrica di Cascina Costa. «Solo uniti si puo' ottenere un contratto»
Continuano gli scioperi dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale. Dopo l’annuncio dell’ingresso del Governo al tavolo delle trattative, la situazione non sembra sbloccarsi. Oggi, giovedì 17 dicembre, Fiom, Fim e Uilm hanno presidiato, su tutti e due i turni (mattian e pomeriggio), l’Agusta di Cascina Costa.
«È stato un successo – dice Graziano Resteghini della Fim Cisl -. Come negli altri presidi nessun lavoratore è entrato in fabbrica. I lavoratori sono uniti in questo momento. Quando è arrivato in visita all’azienda il ministro Bersani, la rsu lo ha ribadito: i lavoratori, operai e maestranze, chiedono alla trattativa nazionale un segno di svolta anche per le future politiche di sostegno al lavoro, iniziando dal sistema fiscale».
«È un braccio di ferro che si sta prolungando – dice Stefania Filetti, della segreteria della Fiom Cgil – e forse si sperava in una definizione della trattativa prima di Natale. Rispetto alle dichiarazioni della Uilm, circa la trattativa e gli aspetti che riguardano l’armonizzazione operai-impiegati, sarebbe il caso di dire che Federmeccanica propone di ridurre le giornate di ferie per gli impiegati dopo i diciotto anni di anzianità solo agli impiegati nuovi assunti. E che nessuno ha dichiarato rinunciabile tale normativa».
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