Bossi chiama Prodi per gli slot di Malpensa
Anche nel giorno dell'Epifania non va in ferie il dibattito sul futuro di Alitalia e dello scalo varesino. Formigoni rilancia con una strategia in tre stadi, Epifani preoccupato
Il dibattito su Malpensa e Alitalia non va in vacanza nemmeno all’Epifania. Nella giornata si sono infatti succeduti interventi, dichiarazioni e prese di posizione da parte dei vertici della politica lombarda. Il primo a farsi sentire in mattinata è stato il leader della Lega Nord Umberto Bossi, che dopo aver incontrato ieri il collega ticinese Giuliano Bignasca, ottenendo l’appoggio dei leghisti elvetici nella battaglia in difesa di Malpensa, oggi, 6 gennaio, ha sentito telefonicamente il presidente del consiglio Romano Prodi: argomento della discussione il futuro dello scalo varesino e la situazione degli slot. Bossi avrebbe ribadito l’idea leghista di creare una compagnia del Nord per sostituire gli spazi lasciati liberi da Alitalia e proprio in questa prospettiva ha chiesto a Prodi che anche il Governo spinga perchè gli slot (diritti di atterraggio e decollo) lasciati liberi da Alitalia vengano messi a disposizone di Sea, società che gestisce gli scali milanesi presieduta dal leghista Bonomi, che poi provvederebbe a riassegnarli. Il senatùr ha anche avvertito il presidente del consiglio, affermando che nel caso venisse concesso ad AirFrance di portare via voli al Nord la Lega non starà a guardare e reagirà.
Anche il presidente della Lombardia Roberto Formigoni non ha preso un giorno di ferie ed anzi ha presentato una strategia per evitare la penalizzazione degli scali del Nord: gli obiettivi di Formigoni sono principalmente ottenere dal Governo l’annullamento della scelta di Air France o almeno fare in modo che la Regione Lombardia entri ”a pieno titolo” nel negoziato con la compagnia di bandiera francese. La strategia di Formigoni avrebbe tre stadi: l‘annullamento della scelta di AirFrance, se la decisione venisse confermata l’ingresso della Regione nel negoziato, con l’inserimento di una sorta di moratoria di 5 anni nei quali vengano mantenute le rotte Alitalia sugli aeroporti del Nord, gestite da Air France, sia nazionali sia europee sia intercontinentali. Contemporaneamente Formigoni vuole che il Governo confermi ‘tutti’ gli impegni sul potenziamento dei collegamenti viabilistici e ferroviari di Malpensa e vorrebbe che l’esecutivo lavorasse per la creazione di una grande compagnia del Nord, terzo stadio della strategia formigoniana, un vettore che potrebbe godere dell’appoggio di una grande compagnia mondiale e finanziatori italiani, entrambi già individuati dal leader lombardo.
Infine Guglielmo Epifani, segretario generale di Cgil, che si è detto non convinto dell’ipotesi AirFrance, perchè il piano sarebbe ancora troppo fumoso e i tagli tra Malpensa e Az Servizi troppo pesanti da assimilare per il sistema Paese, che perderebbe competitività senza una compagnia nazionale di riferimento.
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