La sincerità di Ginanni: «Al Mondiale ci andrei anche da riserva»
Il vincitore della Tre Valli 2008 pensa al futuro e racconta la volata: «Mi sono messo a ruota di Cunego, poi sono partito». Oldani soddisfatto: «Possibile un ingresso nel giro delle grandi classiche»
Dopo Carnago, è la volta di Varese. Evidentemente Francesco Ginanni ama le nostre strade: soltanto diciannove giorni fa, venerdì 1 agosto, trionfava nel Gran Premio Industria Commercio e Artigianato, oggi l’alfiere della Diquigiovanni-Androni beffa Leonardo Bertagnolli e conquista il successo più importante della sua giovane carriera.
Toscano di Pistoia, classe ’85 (ma già padre di una bimba di tre anni e mezzo), Ginanni è al primo anno da professionista dopo aver vestito la maglia azzurra Under 23 ai Campionati del Mondo di Stoccarda 2007. E con questo successo l’allievo di Gianni Savio si candida fortemente per un posto nella rassegna iridata varesina. «Al Mondiale ci andrei anche da riserva», confessa il trionfatore della Tre Valli 2008, che racconta così il successo odierno: «Questi sono i miei arrivi, stavo molto bene e ho vinto nonostante i grandi campioni che erano in fuga con me. Nell’ultimo chilometro Pozzovivo ha tenuto Bertagnolli sempre a una trentina di metri, così nel finale siamo riusciti a prenderlo. In volata mi sono messo a ruota di Cunego, ho aspettato che partisse lui e poi quando ho sentito le mie gambe rispondere bene sono partito. Dedico la vittoria a mia figlia».
Dopo i primi mesi da “prof”, in cui ha dovuto faticare per assimilare il passaggio nella categoria superiore, ora Ginanni può tranquillamente essere definito l’astro nascente del ciclismo nostrano, anche se il diretto interessato vola basso: «Per essere al primo anno va più che bene così. Ho avuto bisogno di alcuni mesi per ambientarmi nel mondo del professionismo, ma adesso mi trovo molto bene».
E ad ascoltare con attenzione le parole del protagonista di oggi è Franco Ballerini, commissario tecnico di una Nazionale che fra poco più di un mese cercherà di difendere il titolo iridato. Il c.t. è particolarmente felice perché a vincere
Tra i candidati c’è naturalmente Stefano Garzelli. Il besanese, quinto al traguardo, è di animo combattuto. «Non sono riuscito a fare la volata che volevo: ho perso l’attimo buono e sono rimasto un po’ chiuso. Peccato, perché la squadra ha lavorato bene tutto il giorno e io ero entrato nell’azione decisiva». Di buono per il "Garzo" c’è la condizione: «Sì, la gamba è buona, sto piuttosto bene. Ora correrò Bernocchi, Melinda e Veneto: Ballerini oggi mi ha visto, mi conosce e sa qual è il mio obiettivo»
Non poteva mancare poi il giudizio di Renzo Oldani sulla giornata odierna, vera e propria prova del nove in vista dell’appuntamento più importante di tutti. «E’ stato un test importante dal punto di vista organizzativo, e direi che l’abbiamo superato. Finalmente si è corso sotto il sole, con tanti grandi corridori iscritti e due ore di diretta Rai. La corsa sta crescendo: i commissari Uci ci hanno infatti comunicato che con qualche sforzo in più potremmo anche entrare nel giro delle grandi classiche internazionali». Una promozione che, se dovesse andare in porto, rappresenterebbe un ulteriore slancio nel mondo del ciclismo varesino. Ma per ora “accontentiamoci” del mondiale.
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