Minaccia il suicidio, vigili del fuoco e polizia lo salvano

Il giovane, malato di mente, non è nuovo ad episodi simili. Nei suoi deliri mistico religiosi ha accusato tutti di essere "peccatori ed impuri"

Minaccia di suicidarsi e di bruciare la palazzina. L’allarme è scattato alle 6.30 di questa mattina, lunedì 19 gennaio. In Strada Pradisera, nel rione Cajello di Gallarate, al numero 64, un giovane disturbato da problemi psichici e soggetto a deliri mistico religiosi ha svegliato i vicini con urla e strepiti. Subito sono stati allertati Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Polizia Locale e Polizia di Stato. Sul posto anche  

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uno psicologo che segue da tempo il soggetto. Già in passato il ragazzo, nato nel 1980, aveva dato segni di squilibrio e minacciato di farla finita: l’intervento del padre lo ha più volte convinto a tornare sui suoi passi, ma questa volta non c’è stato nulla da fare. Il ventottenne si è barricato in casa, spezzando la chiave nella toppa e non ha voluto aprire a nessuno. I tecnici dell’Amsc, chiamati da vigili del fuoco e Polizia di Stato, hanno chiuso il gas a tutta la palazzina per evitare che l’aspirante suicida desse fuoco a tutto. Solo alle 11 gli uomini delle forze dell’ordine sono riusciti ad entrare nell’appartamento al quarto piano dove il giovane vive con la madre, anch’essa soggetta a problemi di natura psichiatrica (anche la sorella, che abita nella scala di fianco, è instabile: pochi anni fa si è buttata dal quarto piano della stessa palazzina salvandosi miracolosamente): con una manovra avvolgente, i vigili del fuoco si sono calati dalla finestra del piano sopra, hanno forzato la porta finestra del balconcino e si sono introdotti nella casa, mentre dall’altra parte dello stabile è stata mobilitata l’autoscala per evitare che il ragazzo si buttasse. All’interno dell’abitazione agenti e vigili del fuoco hanno trovato il pavimento mezzo allagato, mentre il giovane delirava accusando tutti di essere peccatori; perfino un computer portatile è stato immerso nell’acqua di un lavandino per "purificare la materia impura". Il giovane è stato ricoverato in ospedale con un trattamento sanitario obbligatorio: riprenderà le cure per alleviare i problemi psichici dei quali è vittima. 

 

Nella palazzina al numero 64 in Strada Pradisera (alloggi Aler), dove vivono 54 famiglie, gli inquilini, pur comprendendo la situazione di malattia del giovane, sono preoccupati. Non è infatti la prima volta che il ventottenne minaccia di dare fuoco a tutto, mentre in passato si sono ripetuti episodi violenti sia ai danni della madre sia nei confronti di persone che abitano nello stesso caseggiato: «Capiamo che sia malato – spiegano i vicini di casa -, ma non ne possiamo più. Siamo stati minacciati, ci sono scritte sul muro firmate da lui che ci accusa per cose non abbiamo mai fatto e annunciano ritorsioni violente, ha spaccato cassetta della posta, garage e porte degli appartamenti. Alcune famiglie hanno bambini: siamo preoccupati. Abbiamo raccolto firme, denunciato gli episodi alle forze dell’ordine e al Comune, ma ogni tanto ci ritroviamo in queste condizioni, con lui che minaccia di bruciare tutto. Quando si cura è normale, ma non appena sospende le cure e non prende più le medicine dà fuori. Siamo stanchi, se non fanno qualcosa non pagheremo più l’affitto: non è possibile vivere costantemente con la paura». Dal Comune giungono rassicurazione sulla salute del ragazzo: «È sotto controllo – spiega l’assessore gallaretse Giovanni Roberto Bongini -. Ha dato segni di squilibrio, ma non ha minacciato di far del male a sè o agli altri. Come già successo per la madre, sarà sottoposto alle cure del caso».

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Pubblicato il 19 Gennaio 2009
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