Stranieri e classi ghetto: ma quanta ignoranza!
Il caso "Cairoli" spiegato dal dirigente Falzone che replica ad un articolo comparso sulla stampa nazionale
Un articolo, pubblicato su un quotidiano a tiratura nazionalee relativo alla fuga dei bambini da una scuola, non è affatto piaciuto al dirigente del Circolo Varese 1 Salvatore Falzone che, in una lettera inviata anche al nostro giornale, parla di bugie e ignoranza.
La scuola sotto accusa è la Cairoli, primaria cui fanno riferimento i bambini del quartiere di Biumo inferiore, dove si registra la maggior presenza di stranieri: « allo scrivente, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Varese 1 – spiega il professo Falzone – risulta iscritto alla classe 1^ della scuola primaria un solo bambino straniero, 11 in tutto l’Istituto. I bambini stranieri nati in Italia, che sono oltre il 90% degli alunni con cittadinanza non italiana, sono bravissimi, bravi, poco bravi esattamente come i loro compagni italiani. Solitamente i bambini appena arrivati in Italia, in base alla loro pregressa scolarizzazione, seguono percorsi personalizzati per l’apprendimento della lingua italiana e non costituiscono intralcio all’attività della classe di appoggio e che l’inserimento in una classe “curricolare” avviene successivamente, dopo aver acquisito familiarità con la lingua italiana, grazie anche alla presenza dei mediatori culturali, garantita dal Comune di Varese. L’Istituto Comprensivo Varese 1 si è dato da tempo un’organizzazione per accogliere e alfabetizzare gli alunni nuovi arrivati e puntare ad un loro inserimento di qualità».
Una difesa articolata quella del dirigente che spiega la scarsità delle iscrizioni con la generalizzata ignoranza:
« Mediamente le classi della Cairoli sono costituite da 17/18 alunni; potrebbero raggiungere le 20 – 25 unità, se tanti i Genitori venissero personalmente a vedere e a chiedere direttamente a coloro che nella scuola ci lavorano, come vanno le cose, invece di infangare l’immagine di una scuola, i suoi docenti, il loro lavoro, parlando di “ghetto».
Pubblicato il
16 Marzo 2009
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