Quando l’handicap diventa risorsa : in teatro la storia di Bruno Carati

Venerdì 24 aprile, all'Auditorium l'associaizone Itineraria metterà in scena la vita di Bruno, tetraplegico, diventato artista

Primo appuntamento con la manifestazione voluta dalla Pro Loco di Gavirate, assieme al Comune e ad altre realtà istituzionali e associativa, "Vietato frenare".
Il primo appuntamento sarà con il teatro, per la rappresentazione del lavoro "Tre con una mano sola" (Storia di un uomo come tutti gli altri) che verrà messa in scena venerdì 24 aprile alle ore 21 all’Auditorium di Gavirate dall’associazione culturale e teatrale “Itineraria”.
Alla serata saranno presenti i due ispiratori del lavoro Angela Fermi e Bruno Carati, che, insieme con la Compagnia teatrale Itineraria, si confronteranno con gli spettatori sulle tematiche affrontate nello spettacolo.
 
Handicappato è chi non ha amore e non che ha l’occasione di sfidare la realtà”. È questa una delle affermazioni più significative pronunciate dal protagonista dello spettacolo “teatrale che Itineraria propone affrontando un tema di grande attualità: il rapporto tra la persona diversamente abile e la
sua famiglia. La storia di Bruno Carati, di sua moglie Angela Fermi e di loro figlio Manuel è la testimonianza vivente di come la diversità possa diventare addirittura una risorsa.
Lo spettacolo “Tre con una mano sola” nasce dal racconto autobiografico dei Carati. Accanto alla storia degli affetti quotidianamente alimentati e delle barriere abbattute, c’è quella della creatività che un artista poliedrico qual è Carati ha saputo trasfondere in una “oggettistica” di immediata necessità. Esperienza e genialità gli hanno così consentito di inventare strumenti di uso comune adeguandoli alle sue esigenze, ma anche di tutti coloro che si trovano nelle sue condizioni: dal reggi-rasoio all’automobile che non richiede l’uso delle mani. E ciò risponde a un’intelligente e fantasiosa concezione del design che non è fine a sé stessa, ma fonde l’estetica con la funzionalità.
Dalla viva voce di Bruno e Angela, dai loro appunti, dalle testimonianze dei loro amici Roberto Carusi ha tratto un testo che alterna l’evocazione del racconto (con le voci degli attori Lorella De Luca e Fabrizio De Giovanni) alla espressione dei sentimenti (con i corpi danzanti di Maria Paola Rimoldi e Roberto Baffa). Il tutto in un contesto di immagini e di suoni che la scenografia e i costumi di Maria Chiara Di Marco e le musiche originali di Augusto Ripari hanno ideato ispirandosi ai soggetti e allo stile della pittura di C inizio ore 21.00 preso auditorium Gavirate.
Il ricavato andrà in favore di Varese Per l’oncologia.

La produzione è di Bruno Carati e Fabrizio De Giovanni -Testo e drammaturgia di Roberto Carusi – Musiche di Augusto Ripari -Scene e costumi di Maria Chiara Di Marco liberamente ispirati ai quadri di Bruno Carati -Coreografie di Maria Paola Rimoldi eRoberto Baffa – Regia di Roberto Carusi -Organizzazione: Maria Chiara Di Marco- Amministrazione: Fabrizio De Giovanni – Segreteria: Sveva Raimondi -Montaggi video: Augusto Ripari con la collaborazione di Franco Valtellina della Videovalproduzioni – Datore luci: Karim Abou el Dahab -Progetto grafi co: Ginasidesign – La voce della donna: Lorella De Luca – La voce dell’uomo: Fabrizio De Giovanni – Il corpo della donna: Maria Paola Rimoldi – Il corpo dell’uomo: Roberto Baffa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Aprile 2009
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