Il pasticciaccio del raccordo Y: un nodo ferroviario… da sciogliere

Dopo le recenti uscite del sindaco Farisoglio l'opposizione di "marca" PD si interroga, ma in assenza degli interlocutori richiesti, non presentatisi in assemblea

Quello delle ferrovie tra Busto Arsizio e Castellanza è un nodo vero. Un nodo politico-burocratico-tecnico notevolmente complesso, e non facile da capire neppure per chi se lo trova sotto casa. Se ne è avuta riprova anche giovedì sera nell’incontro indetto dal PD dopo l’uscita pubblica del sindaco Farisoglio sulla progettazione che di fatto taglierebbe fuori, riducendolo a poca cosa, il ruolo della nuova stazione cosiddetta d’interscambio, costruita in territorio di Busto per pochi metri. Assenti tutti gli invitati (il primo cittadino, l’assessore regionale Cattaneo, i dirigenti di Fs ed Fnm), è stato un dialogo quasi in famiglia, ma a più voci. Non mancavano degli ex sindaci, tra i quali ha preso la parola Livio Frigoli, sotto la cui amministrazione, sospinto da migliaia di firme, ha preso forma l’interramento delle Nord.
Dall’incontro, di fronte ad un pubblico di varie dozzine di persone, emergevano le perplessità di fondo sull’improvvisa presa di posizione dell’amministrazione. Che si dovesse procedere a costruire il raccordo Y, che collega la direttrice Milano-Malpensa dalle Fs alle Nord e viceversa, era cosa nota da anni, da quando cioè si avvicinava al completamento la nuova Fiera di Rho-Pero. Il collegamento è strategico e fondamentale per l’Expo (Frigoli lo sa bene: si occupa proprio del coordinamento degli interventi Expo per i Comuni dell’area del Rhodense) e deve essere portato a termine. I recenti tagli alle opere Expo, in questo senso, non promettono nulla di buono. L’orientamento sarebbe quello di realizzare comunque il raccordo entro il 2014, contestualmente al sospirato terzo binario della linea FS Rho-Gallarate. Obiettive difficoltà tecniche – vedi l’attraversamento delle due linee da parte dei treni in movimento da Malpensa a Milano – in un terreno già ricco di ostacoli e con case a brevissima distanza, si frappongono alla realizzazione dell’opera, che oltretutto cozza con il sottopasso di collegamento della nuova stazione da via Morelli. Una stazione declassata da fondamentale snodo a semplice fermata, in particolare sulle Fs, che peraltro non la realizzeranno prima di aver posato il terzo binario. Oltretutto, a questo punto, raggiungibile solo attraverso una viabilità cittadina secondaria che rischia l’intasamento cronico.

Un pasticcio di prima grandezza che vede i politici locali, ognuno sulla sua posizione, cercare un minimo di chiarezza. Da Sergio Terzi (Castellanza Democratica) che cerca, effettivamente, prima di tutto di capirci qualcosa, e non si capacita di un sindaco che chiede il supporto delle minoranze quando ha Provincia, Regione e Stato del suo colore politico; a Lidia Zaffaroni (Insieme per Castellanza)che andando a spulciare i documenti dell’Accordo di programma del 2001 e successive variazioni e sviluppi, contesta al primo cittadino quanto meno un’ingenuità o un’ambiguità di fondo («vuole lavorare per Castellanza o per il suo partito? Nel primo caso avrà il nostro supporto»); l’inossidabile Antonio Tellarini che chiede una metropolitana di superficie lungo la linea delle Nord, da Saronno a Malpensa, con un treno ogni dieci minuti, e invita ad abbandonare i sogni per lui tecnicamente improbabili di una fermata di Castellanza est-Nizzolina; il redivivo Frigoli che pone non meno di sette distinte questioni e punzecchia «gli assessori regionali che vengono qui a farsi belli dicendo di aver fatto tutto loro, quando tutto si è fatto per i finanziamenti del governo Prodi». Vengono citate cifre delle associazioni di costruttori: sotto il governo Berlusconi gli stanziamenti per infrastrutture erano scesi del 43% dal 2001 al 2006, sotto quello Prodi successivo erano risaliti del 48% in un anno e mezzo. E ora arrivano i tagli al "libro dei sogni" Expo. Anche i 127,7 milioni di euro di cui si è parlato in assemblea come finanziamento per il raccordo Y (cifra enorme) si riducono drasticamente. Il tempo stringe e la soluzione più semplice e rapida appare obbligata. Ma a Castellanza, si sa, di rapido e semplice non c’è nulla.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 29 Maggio 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.