La magia zen a Gallarate
La Pro Loco presenta la mostra personale del pittore e scultore Ichiro Fukushima. Inaugurazione sabato12 settembre alle 17: in programma dimostrazioni di shodou e ikebana
Un soffio di Giappone a Gallarate. Lo permette la Pro Loco, ospitando, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Gallarate, del Sistema Bibliotecario Consortile “Antonio Panizzi” e della Fondazione Culturale “1860 Gallarate Città” onlus, la mostra personale del pittore e scultore Ichiro Fukushima, che sarà inaugurata sabato 12 settembre alle 17 alla sede di vicolo del Gambero 10 e sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 fino al 25 settembre.
Non solo. Collegate alla mostra sono due interessanti dimostrazioni: la prima, domenica 13 settembre alle 17, riguarda l’arte dello shodou, antica arte della calligrafia giapponese; la seconda, sabato 19 settembre alle 17, l’arte dell’ikebana, famosa composizione floreale.
Un appuntamento da non perdere: Ichiro Fukushima, nato a Nagano nel 1944, ma oggi con un atelier a Pessano con Bornago (Milano), è maestro nella pittura e nella scultura, nonché in ikebana, arte di giardini zen, introduzione alla filosofia orientale e arte della scrittura degli ideogrammi. Dotato di un precoce talento artistico, anche se ha seguito studi che lo hanno portato a sbocchi professionali differenti, ha nell’arte una passione irrinunciabile e un motivo di vita.
Tra le mostre più importanti di cui è stato protagonista, fin dagli Anni ’70, e che lo hanno fatto da subito emergere nel panorama dei giovani artisti giapponesi più interessanti, a Nagano, Tokio, ma anche Ginevra, Parigi, New York.
Ha lasciato il Giappone per visitare l’Europa nel 1985, soggiornando in Francia, in Svizzera, poi in Italia, dove si trasferisce e a Como realizza un giardino zen intitolato “Paesaggio del silenzio” in occasione del decimo anniversario del gemellaggio con la città giapponese di Tokamachi (1986).
Nel 1989 vince il primo premio al concorso internazionale di Cesena.
Gli Anni ’90 sono un susseguirsi di esposizioni di successo: Trezzano, Padova, Como, Macerata e provincia (a Marinella crea il più grande giardino roccioso zen d’Europa), Jesi, Pesaro, Ancona e provincia, Siracusa, Urbino, Pessano con Bornago, Lainate, Casnate con Bernate, Lenno, Fino Mornasco, Milano, Assisi (una sua opera è donata alla Basilica di San Francesco), Brera, Solferino.
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